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Roma - Ieri, primo luglio, la manifestazione contro il ddl

Piazza gremita contro il bavaglio

<p>Roberto Saviano</p>

Roberto Saviano

Tutti in piazza contro il bavaglio.
Piazza Navona si è colorata del giallo dei post-it dei manifestanti che, ieri, hanno detto il loro no alla legge bavaglio.

Un’iniziativa, quella dei post-it, lanciata dal quotidiano La Repubblica, mentre a richiamare giornalisti, politici e gente comune in piazza è stata la Federazione nazionale stampa italiana.

Un successo dovuto anche ai grandi nomi presenti, ieri, a piazza Navona. Da Fiorella Mannoia a Curzio Maltese. Da Roberto Saviano, che ha ribadito la sua indignazione nei confronti del ddl (“Altro che privacy, si difende solo il malaffare”), a Tiziana Ferrario, che ha letto l’articolo 21 della Costituzione, sulla libertà di stampa ed espressione.

“Il provvedimento è un macigno”, ha detto, dal palco, il segretario della Fnsi Franco Siddi. Mentre Dario Fo, in collegamento telefonico, ha inviato una frecciata velenosa al presidente del Consiglio: “Quello che state facendo umilia e mortifica un uomo solo”.

E poi, a sorpresa, Patrizia D’Addario, la cui presenza, però, non è affatto gradita dalla folla. E infatti, fischiata e contestata dai manifestanti, è costretta ad andarsene.

2 luglio, 2010 - 10.10