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Cina -Oltre duemila i dispersi

Frane nel Guansu, quasi 100 morti

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Frane  inondazioni nella provincia cinese del Guansu, quasi cento morti.

Lo rende noto l’agenzia Nuova Cina.

Oltre duemila i dispersi, una cifra che fa temere alle autorità che il bilancio delle vittime alla fine sarà più pesante. Fra poco tempo è atteso l’arrivo nella contea di Zhouqu, la più colpita, del premier cinese Wen Jiabao che coordinerà i soccorsi.

Secondo alcuni blog, il fatto che il premier si sia mosso indica che per le autorità il disastro registrerà alla fine un pesante bilancio in termini di vite umane.

Sia il premier che il presidente Hu Jintao hanno ordinato che le operazioni di soccorso si rivolgano a tutti e nel modo più veloce, assicurando la messa in sicurezza delle persone e delle infrastrutture, procedendo alla rapida ricostruzione e assicurando in queste ore un riparo a tutti. Oltre 28 mila soccorritori sono stati mobilitati, provenienti principalmente dalle fila dell’esercito cinese.

L’acqua del fiume Bailong è esondata sommergendo la contea di Zhouqu, strade e case, rendendo impossibili le operazioni di soccorso. Distrutta anche una piccola centrale idroelettrica. La pioggia ha cominciato a scendere copiosa intorno alle 22, provocando, due ore più tardi, le frane e gli smottamenti. Sul fiume Bailong si è creata una barriera di detriti intorno all’una di notte, che ha favorito l’esondazione. Per i soccorritori il problema fondamentale è la fanghiglia che ha invaso molte zone e che in alcuni punti ha superato il metro.

La zona colpita dall’esondazione del fiume è una valle, e il Bailong ci passa giusto in mezzo. Con la forza dell’acqua piovana e quella esondata dal fiume, sono stati moltissimi gli smottamenti. L’acqua ha rotto gli argini del fiume sommergendo per prima un’area nella quale vivono 19.000 persone. I villaggi di Shawan e Lianghekou sono stati evacuati.

8 agosto, 2010 - 11.36