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Istruzione - Protesta contro il ddl Gelmini

Gli studenti paralizzano le città

<p> Mariastella Gelmini</p>

Mariastella Gelmini

Roma messa sotto assedio dagli studenti.

“Vogliamo che si fermino”. E’ l’urlo degli studenti scesi in piazza a migliaia, questa mattina contro l’approvazione del ddl Gelmini.

Studenti, ricercatori e dottorandi hanno minacciato di paralizzare le città, se il ddl dovesse passare. E il blocco del traffico, con cortei e manifestazioni spontanee, è in corso già da questa mattina, a Roma come a Milano.

Qui si stanno registrando lanci di uova e occupazione delle stazioni ferroviarie Cadorna e Gabibaldi.

Nella Capitale, piazza Montecitorio è stata transennata. Mentre a Palermo, i manifestanti hanno occupato la Cattedrale.

“Con questo disegno di legge – si legge in un comunicato diramato, in questi giorni, dall’Udu (Unione degli universitari) – il governo vuole l’eutanasia del sistema universitario. Sistema, che noi per primi da anni diciamo che non va, ma questa riforma non è la medicina, ma il suo veleno mortale.

Questa – continua l’Udu – è una riforma che taglia il fondo per le borse di studio, introduce un’idea di merito finta, diminuisce drasticamente la rappresentanza studentesca elimina la figura del ricercatore e soprattutto taglia il finanziamento al fondo di finanziamento ordinario. Tagli che decreteranno la chiusura di molti atenei.

Noi non difendiamo i baroni, ma li vogliono cacciare. Loro concludono stanno con lei, non con noi”.

30 novembre, 2010 - 13.11