Cronaca - Lo ha riferito la portavoce del comitato internazionale contro le esecuzioni
Sakineh non è stata giustiziata
Sakineh non è stata giustiziata.
Lo ha riferito la portavoce del Comitato internazionale contro le esecuzioni, Mina Ahadi. “La donna non è stata giustiziata – ha spiegato la Ahadi -, ma per lei la situazione rimane pericolosa”.
Per la portavoce, le pressioni dei governi europei sul regime di Teheran avrebbero contribuito al momentaneo rinvio dell’esecuzione.
Per Sakineh, finita in carcere e condannata a morte per adulterio e concorso in omicidio, inizialmente era prevista la lapidazione. In seguito alle pressioni da parte della diplomazia occidentale, il governo di Teheran ha commutato la pena in impiccagione.