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Esteri -Continuano le rivolte - I morti sono almeno 102

Egitto, la polizia spara sulla folla

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Egitto, la polizia spara sulla folla.

Migliaia di persone hanno sfidato ancora il coprifuoco al Cairo continuando la protesta contro il regime anche nella notte.

Un manifestante è stato ucciso da un cecchino nei pressi del ministero dell’Interno in un’altra giornata di sangue in cui, secondo fonti dei servizi di sicurezza, i morti sono stati 33.

A Beni Suef, in Alto Egitto, gruppi di dimostranti hanno cercato di assaltare un commissariato di polizia, con 17 vittime restate sul terreno.

Anche se il presidente Hosni Mubarak ha nominato un nuovo governo, la rivolta non si placa. Il bilancio è di almeno 102 morti e oltre 2000 feriti il bilancio della rivolta esplosa martedi scorso. Migliaia di detenuti sono evasi dal carcere egiziano di Wadi Natroun, 100 chilometri a nord del Cairo.

Tra i detenuti vi sarebbero numerosi attivisti islamici, alcuni in carcere da molti anni, così come dei criminali comuni: secondo le fonti, l’evasione è avvenuta al termine di una rivolta nella quale i prigionieri si sono impadroniti delle armi del personale di sorveglianza.

Il Ministero dell’Informazione egiziano ha ordinato l’oscuramento della rete satellitare araba Al Jazeera, che negli ultimi giorni aveva seguito i disordini e le manifestazioni antigovernative nel Paese: lo ha reso noto l’agenzia ufficiale egiziana, la Mena.

Le violenze ieri di ieri, tuttavia, hanno cambiato anche scenario e obiettivo. Un’ondata di saccheggi è dilagata nelle zone residenziali della capitale, spingendo l’esercito a lanciare un appello ai manifestanti ad aiutarlo a controllare le strade e le proprietà.

Vandali hanno assaltato il museo egizio del Cairo rompendo le vetrinette di esposizione, e lasciando a terra, talvolta in pezzi, preziosi reperti dell’antico Egitto, prima che l’esercito prendesse il controllo dell’edificio.

L’entrata in scena dei soldati, a lungo invocati dai manifestanti esasperati dalle violenze della polizia, ha però contribuito a portare un clima meno avvelenato nelle piazze invase da migliaia di persone, in barba al coprifuoco anticipato di tre ore rispetto a venerdì.

30 gennaio, 2011 - 11.46