Federalismo a rischio, il Pdl tratta

Roberto Calderoli
Federalismo a rischio, il Pdl tratta.
Dopo la pausa natalizia, la politica torna in aula. Silvio Berlusconi si è detto convinto di riuscire a superare anche gli scogli di gennaio. Lo ha ripetuto il suo portavoce Paolo Bonaiuti: “Finite le feste natalizie, gli italiani chiedono al governo di andare avanti – ha detto -. E il governo porterà subito a termine le riforme già avviate, come il federalismo, e altre ne metterà in cantiere“.
Il federalismo fiscale, dunque, sembra essere in cima alle priorità dell’esecutivo. Domani la commissione bicamerale aprirà l’esame del decreto sul fisco municipale.Il voto è previsto per il 21 gennaio.
In questo campo Bossi è categorico: nessuna modifica. E se i finiani lasciano aperto uno spiraglio alla trattativa sulla riforma che sta più a cuore al Carroccio, dai centristi di Casini arriva una secca chiusura. “Abbiamo fatto una richiesta chiara e precisa al governo – ha dichiarato Lorenzo Cesa -: se sarà rivisto questo federalismo, introducendo un serio e sostanziale quoziente familiare che si traduca in un sostegno concreto alle famiglie, siamo pronti a sederci al tavolo e discutere responsabilmente del testo con il governo. Altrimenti, le solite chiacchiere, i soliti slogan non ci interessano“.
Il quoziente familiare rivendicato dai centristi ci sarebbe già, secondo il ministro Calderoli: “Dentro il decreto sulla fiscalità delle regioni e delle province approvato dalla conferenza unificata”, ha fatto sapere dalle colonne della Padania. Una spiegazione che però non convincerebbe il leader dell’Udc.