Invia questo articolo Stampa questo articolo
Condividi: Queste icone linkano i siti di social bookmarking sui quali i lettori possono condividere e trovare nuove pagine web.
  • Webnews
  • Digg
  • del.icio.us
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • LinkedIn
  • Live-MSN
  • MySpace
  • OKnotizie
  • Technorati
  • YahooMyWeb
  • TwitThis
Politica - Fini ospite da Fazio a "Che tempo che fa"

“Una destra meno asservita a Bossi”

</p> <p>Gianfranco Fini</p>

Gianfranco Fini

Tutte “fantasie”.

Così Gianfranco Fini ha definito gli articoli di Libero sulle escort e sulla vicenda della casa a Montecarlo.

Il presidente della Camera, ospite ieri sera a Che tempo che fa, è stato intervistato da Fabio Fazio.

Fini ha parlato anche della attuale congiuntura politica e del caso Ruby, che rischia di calamitare l’attenzione dell’opinione pubblica, distogliendola dalle vere priorità del Paese.

“Spero – ha affermato il leader di Fli – che l’Italia non viva per i prossimi due mesi una sorta di telenovela permanente delle vicende che riguardano Berlusconi e che lascia fuori dalla attenzione di tutti i grandi problemi del Paese”.

Sull’eventualità di elezioni anticipate, Fini è possibilista. “Andare a votare non servirebbe a nessuno ma non lo escludo – dice -. Ma se si va a votare è un fallimento per la legislatura e un fallimento anche per il governo Berlusconi. In ogni caso in Italia c’è una Costituzione che affida al capo dello Stato il compito di sciogliere le Camere dopo aver verificato se non c’è una altra maggioranza in Parlamento”.

Quel che il presidente della Camera esclude, piuttosto, è un ingresso di Casini nell’esecutivo o una sua alleanza con il Pd. “Sono un uomo di destra – dichiara – non sarebbe nella logica delle cose comprensibili. Non si fa un allenza mettendo le mele con le pere”.

E quanto alla richiesta delle sue dimissioni, che giunge da alcuni parlamentari, Fini ritiene che non rientri nelle regole della democrazia. “Ho sempre rispettato il mio ruolo istituzionale”, ha detto il presidente della Camera.

La vera necessità, infine, secondo il leader di Fli, è una quella di costruire una destra alternativa, “meno incline a compiacere Bossi sempre e comunque”.

17 gennaio, 2011 - 13.03