Elisa sarebbe morta di freddo

Elisa sarebbe morta di freddo.
Nessun segno di violenza. E’ giallo sulla morte della studentessa 25enne di Città di Castello scomparsa nella notte di sabato 29 gennaio alla periferia di Perugia e ritrovata morta ieri.
Stando alle ricostruzioni, il corpo della ragazza era coperto di fango, con le calze abbassate e il maglione appeso a un ramo poco distante, è stato ritrovato trenta ore dopo l’ultima telefonata di Elisa ai carabinieri. In una prima telefonata ai carabinieri la ragazza avrebbe detto di stare scivolando e che voleva essere aiutata a risalire. Prima della richiesta di aiuto, però, la ragazza aveva detto al 112 di essere stata violentata.
La procura di Perugia ha aperto un fascicolo per ora senza ipotesi di reato e dai primi accertamenti sembrerebbe che la ragazza sia morta di freddo. L’ipotesi più accreditata al momento resta dunque l’assideramento. Saranno certamente l’autopsia e gli esami tossicologici affidati al medico legale Annamaria Verdelli a fugare ogni dubbio per la formulazione dell’ipotesi di reato.