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Libia -La dichiarazione viene dagli Stati Uniti

Gheddafi forse in esilio

<p> Muammar Gheddafi</p>

Muammar Gheddafi

Gheddafi forse in esilio.

A dirlo sono gli Stati Uniti. La Casa Bianca sta premendo per una soluzione rapida, rapidissima della crisi in Libia.

Il governo americano è in contatto con alcuni gruppi di ribelli libici e vorrebbe ottenere dall’Onu l’introduzione di una no-fly zone, parola del portavoce Jay Carney.

Nel frattempo, anche Gheddafi si sta adoperando per una trattativa: il colonnello ha incaricato l’ex capo dei suoi 007, Bouzid Durda, di negoziare con i capi della rivolta. Lo ha riferito la televisione araba al Jazira. Una soluzione di fatto obbligata, perché il cerchio intorno al Rais si sta stringendo.

Nel pomeriggio, a Ginevra, il segretario di Stato Usa Hillary Clinton aveva già incalzato: “Gheddafi se ne deve andare, sono impossibili libere elezioni. Faremo quanto in nostro potere per aiutare l’opposizione”.

Sempre oggi, il procuratore del Tribunale penale internazionale ha annunciato l’apertura di un’inchiesta preliminare sulle violenze in Libia per verificare se vi siano stati crimini contro l’umanità. E dopo l’Onu, pure l’Unione Europea ha annunciato sanzioni contro la Libia. Insomma, Gheddafi è sempre più in carenza d’ossigeno.

28 febbraio, 2011 - 18.46