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Gemelline scomparse -Una delle ipotesi del procuratore di Marsiglia su come ha agito il padre

Può averle uccise sul traghetto

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Livia e Alessia potrebbero essere state uccise sul traghetto, ma un’altra fonte dice che siano state avvistate a Cerignola con il padre.

Matthias avrebbe chiesto alla proprietaria di un locale di poter utilizzare la toilette per Livia, mentre lei dava un bicchiere d’acqua ad Alessia. Ma le telecamere interne pare non abbiamo registrato nulla di quanto afferma la donna.

Un’altra pista porta i tre sul traghetto per la Corsica con partenza da Marsiglia il 31 gennaio, dove l’uomo avrebbe acquistato 3 biglietti per sé e le bambine, soffermandosi per dieci corse sulla giostra posta davanti all’agenzia viaggi.

Il primo febbraio il padre sarebbe stato avvistato in compagnia delle figlie proprio sul traghetto, ma le ipotesi rimangono aperte perché di loro si sono perse le tracce. Sicuramente Matthias è sceso da solo dall’imbarcazione a Propriano in direzione Cerignola, mentre la nave avrebbe proseguito per la Sardegna.

“Fra l’arrivo a Propriano, il 1 febbraio al mattino, e il suo suicidio, la sera del 3 febbraio – spiega il procuratore di Marsiglia, Jacques Dallest -, non abbiamo testimonianze formali finora che stabiliscano la presenza delle bambine con lui. Ci sono diverse ipotesi la più triste e la più tragica sarebbe quella che l’uomo abbia ucciso le bambine, o durante la traversata fra Marsiglia e Propriano, o successivamente.

Ma può averle affidate in custodia a una terza persona, ma questo, dopo 11 giorni, sarebbe almeno un po’ sorprendente. C’è comunque un elemento inquietante il fatto che abbia inviato per posta alla moglie una importante somma di denaro prelevata a Marsiglia. Ci sono dubbi su quanto abbia potuto dare a una persona per custodire le bambine”.

L’uomo, tra l’altro, avrebbe redatto un testamento prima di morire intestando buona parte dei suoi beni all’ex e alle piccole.

9 febbraio, 2011 - 18.44