“E’ un complotto colonialista”

Muammar Gheddafi
“E’ un complotto colonialista”.
Così Muammar Gheddafi che ha accusato gli occidentali, in particolare la Francia, di condurre un “complotto colonialista” contro il suo paese.
Il rais torna a farsi sentire mentre l’ultimatum dei ribelli rischia di cadere nel vuoto. E in molte in città libiche si continua a combattere.
“Vogliono colonizzare la Libia di nuovo. E’ un complotto colonialista”. E alla domanda su una possibile adozione delle “misure di rappresaglia contro la Francia, il leader libico si è limitato a rispondere che “si vedrà”, dicendosi fiducioso su future “visite in Europa una volta che tutto questo sarà finito”.
Gheddafi ha, inoltre, escluso ogni tipo di trattativa con i rivoltosi di Bengasi. I ribelli avevano annunciato martedì che non avrebbero perseguitato il leader libico per i crimini che sostengono avrebbe commesso, se si fosse dimesso entro le prossime 72 ore. Per il raìs, il Consiglio nazionale istituito dai rivoluzionari non ha legittimità e i ribelli sono manovrati da Al Qaeda.
Gheddafi ha aggiunto che i mebri del suo governo che si sono uniti al Consiglio nazionale “sono stati costretti a farlo perché minacciati di morte”.
Intanto potrebbe essere vicina alla capitolazione Zawiya, la città libica occidentale dove le forze fedeli a Gheddafi hanno intensificato nelle ultime ore l’offensiva sui ribelli. Mentre a Misurata le forze governative avanzano, ma i ribelli oppongono una forte resistenza.