Falsi odontoiatri, 27 indagati
False lauree in odontoiatria, 27 indagati.
Si spacciavano per odontoiatri sbandierando diplomi di laurea illegali, conseguiti, per lo più in Polonia.
E’ quanto emerso dall’inchiesta della Procura della Repubblica di Roma, che ha inscritto 27 persone, tutte italiane, nel registro degli indagati. L’ipotesi di reato è falso e tentata truffa, per aver cercato di indurre in errore il ministero della Salute, sulla legittimità del titolo accademico.
La maggior parte degli indagati avrebbe dei precedenti per abusivismo odontoiatrico.
I diplomi falsi sarebbero, attualmente, 26, uno rilasciato da un istituto ecuadoregno, gli altri da istituti polacchi.
I carabinieri del reparto Nas hanno sequestrato, inoltre, sei studi dentistici, in cui alcuni degli indagati svolgevano abusivamente la professione di odontoiatra.
Negli ultimi anni, sempre più spesso, le attività dei carabinieri dei Nas hanno dimostrato l’esistenza di fenomeni di criminalità connessa al settore sanitario con appendici transnazionali, in parallelo con il fenomeno della globalizzazione del mercato del lavoro e l’intensificarsi intensificarsi dei collegamenti mondiali.
Proprio in tale quadro, il comando carabinieri per la tutela della salute si è dotato di nuova articolazione di coordinamento centrale, con compiti di lettura strategica delle diversificate manifestazioni criminose: il reparto analisi.
Fra i vari fenomeni criminali monitorati, particolare attenzione è stata rivolta a quello del conseguimento di lauree sanitarie false presso Paesi esteri, ottenute senza la frequenza di corsi e specializzazioni obbligatorie.
L’ottenimento di diplomi illegali è finalizzato al successivo uso in Italia da parte di odontotecnici, in realtà abilitati a svolgere esclusivamente attività di costruzioni di protesi, come pure da soggetti completamente privi di titoli per svolgere la professione di odontoiatri e operare presso strutture e studi dentistici riconosciuti.
L’attività investigativa, condotta dal Reparto analisi del comando carabinieri per la tutela della salute, d’intesa con il ministero della Salute, ha permesso di individuare un’attività illecita finalizzata ad acquisire il riconoscimento in Italia di titoli di laurea in odontoiatria e medicina conseguiti presso istituti esteri, in particolar modo in Polonia, e risultati privi di valore accademico.
L’illecita procedura aveva lo scopo di ottenere il riconoscimento ufficiale dei diplomi presso il ministero della Salute, per esercitare la professione di odontoiatra in Italia.
Gli esiti investigativi hanno consentito di indagare 27 cittadini italiani, la maggior parte con precedenti specifici di abusivismo odontoiatrico, tutti ritenuti responsabili di falso e tentata truffa per aver cercato di indurre in errore il ministero della Salute in merito alla legittimità del titolo accademico ottenuto all’estero (26 diplomi da istituti polacchi e uno ecuadoregno).
Atteso che alcuni titoli di laurea rilasciati dalle università polacche erano già stati più volte oggetto di attenzioni specifiche da parte del ministero della Salute proprio per le modalità di conseguimento, taluni indagati avevano anche tentato di ottenere il preventivo riconoscimento del titolo polacco presso un’università della Romania, cercando di facilitare il percorso autorizzativo per l’esercizio della professione in Italia.
La conclusione dell’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma si è sviluppata con l’esecuzione di 27 decreti di perquisizione da effettuarsi su 59 obiettivi, ovvero presso abitazioni private, ambulatori e studi dentistici, situati nelle provincie di Milano, Pavia, Verona, Vicenza, Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna, Piacenza, Parma, Prato, Roma, Pescara, Caserta, Napoli, Avellino e Salerno.
Nel corso delle perquisizioni, iniziate nella mattinata di oggi, 2 marzo, sono stati sequestrati sei studi dentistici in cui operavano abusivamente alcuni degli indagati emersi nel corso dell’attività investigativa, numerosi certificati di diploma utilizzati per l’attuazione della condotta delittuosa, nonché copiosa documentazione utile al proseguo delle indagini.
L’operazione si aggiunge ad altre due indagini del Reparto analisi del comando carabinieri per la tutela della salute che, nel recente passato, si sono concluse, facendo emergere un sistema illegale di compravendita di lauree in medicina, odontoiatria, e farmacia da istituti ed università situati rispettivamente in Romania e Malta.