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Lampedusa -Il presidente della Cei si appella al governo

“Gli isolani non devono sentirsi soli”

<p>Il cardinale Angelo Bagnasco</p>

Il cardinale Angelo Bagnasco

“Gli abitanti di Lampedusa non devono sentirsi soli”.

A dichiararlo è la Cei che chiede al governo un ulteriore sforzo perché, avvalendosi di tutti gli strumenti anche comunitari, si dia sollievo all’isola e ai suoi abitanti. Lo ha detto il cardinale presidente Angelo Bagnasco nella sua introduzione al consiglio apertosi questo pomeriggio a Roma.

Dopo aver espresso “una particolare, fraterna vicinanza” all’arcivescovo di Agrigento, Francesco Montenegro, “che ha la cura pastorale dell’isola di Lampedusa, avamposto sospirato di tanti profughi”, il card. Bagnasco ha aggiunto che “è noto che gli immigrati colà superano ormai la popolazione locale determinando – involontariamente – una condizione di generalizzato, profondo disagio”.

Secondo il presidente della Cei, “l’attività lavorativa della piccola comunità rischia di finire seriamente compromessa, tra le crescenti preoccupazioni delle famiglie”.

Nell’esprimere cordiale ammirazione per la generosità e il senso dell’accoglienza che da sempre contraddistingue la popolazione lampedusana – ha proseguito Bagnasco -, chiediamo ai Responsabili un ulteriore sforzo perché, avvalendosi di tutti gli strumenti anche comunitari, si dia sollievo all’isola e ai suoi abitanti”.
“Non devono infatti sentirsi soli”, ha concluso.

28 marzo, 2011 - 18.29