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I racconti bizzarri e fantastici del viterbese Andrea Benedetti sul Foglio di Ferrara

Ideogrammi cinesi con insulto

di Oreste Massolo
<p>Oreste Massolo</p>

Oreste Massolo

- Andrea Benedetti è il papà di Ludovica, amica del cuore e compagna di classe di mia nipote che fraquenta la quarta elementare.

Per questo lo conosco. E’ una persona gentile, raffinata, disponibile; figlio di un noto commerciante viterbese nel campo dell’’abbigliamento, ne continua l’attività.

E’ sempre in viaggio in Italia e all’estero. Ho scoperto, per caso, che ha, da qualche tempo, una rubrica sul Foglio del lunedi, il giornale diretto da Giuliano Ferrara.

Singolare il modo con cui è riuscito a ottenere la pubblicazione dei suoi scritti; li ha inviati a Giorgio Dell’Arti, che non conosceva, responsabile del numero del lunedì; sono stati apprezzati, di qui la nascita della rubrica che si intitola “Lumpen”, parola tedesca che vuol dire stracci: nomen sunt consequentia rerum?

Originale quello che scrive. Sono “notizie” provenienti dal mondo riguardanti diversi argomenti, sembrano vere, ma sono frutto della fantasia.

Per comprendere meglio di che si tratta ne trascrivo una, scelta a caso.

“Il pittore di strada cinese Hao Ma, che nelle vie del centro di Venezia, per dieci euro, dipingeva gli ideogrammi corrispondenti ai nomi dei turisti, è stato denunciato dalla Guardia di Finanza di Mestre per ingiurie e commercio abusivo.

Un professore di cinese della facoltà di Lingue di Ca’ Foscari aveva notato che nella cameretta della nipotina di tre anni era appeso un quadretto dove si supponeva fosse rappresentato il suo nome, mentre invece l’ideogramma corrispondeva al mandarino ”qin wode pigu” (baciami il culo).

La Guardia di Finanza ha poi scoperto che il Ma, che riusciva ad incassare una media di duecento euro al giorno, scriveva sempre insulti al posto dei nomi: ”gou shi” (merda di cane), “jinv” (puttana), ”gun dan” (vaffanculo) e molti altri ancora”.
Non male, vero?

Oreste Massolo

8 marzo, 2011 - 16.25