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Esteri - Per imporre la no fly zone

Libia, la Nato assume il comando

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Libia, la Nato assume il comando.

E’ stato raggiunto un accordo per assumere il comando delle operazioni militari per imporre in Libia una no fly zone.

Immediata la reazione della Francia. Il presidente Nicolas Sarkozy ha infatti ribadito che per la Francia il coordinamento della missione deve “restare eminentemente politico”.

Dopo una settimana di consultazioni, che hanno registrato momenti altissimi di tensione al quartiere generale dell’Alleanza atlantica, è stata la Turchia ad annunciare per prima l’accordo raggiunto tra gli alleati.
Secondo fonti diplomatiche, l’intesa prevede l’assegnazione alla Nato del coordinamento militare e la costituzione di una cabina di regia tra tutti i paesi che partecipano alle operazioni.

“Si sta ancora discutendo se la Nato prenderà un ruolo più ampio. Questa decisione non è ancora stata presa”, ha detto Rasmussen. Ad impedire finora l’assunzione di un ruolo maggiore della Nato sono le differenze di opinione tra i ventotto sull’opportunità di condurre raid aerei anche contro le truppe di terra del colonnello Gheddafi.

L’Unione europea, invece, si è detta pronta ad adottare nuove sanzioni nei confronti della Libia, “incluse quelle necessarie per impedire che gli introiti derivanti dalla vendita di petrolio e gas arrivino al regime di Gheddafi”. I Paesi membri “presenteranno analoghe proposte al Consiglio di sicurezza dell’Onu”.

Sul fronte bellico, invece, nella notte tra il 24 e il 25 marzo si sono tornate ad udire forti esplosioni seguite dalle raffiche della contraerea. La situazione più drammatica resta quella di Misurata, terza città della Libia a circa 170 chilometri ad est di Tripoli, da giorni ormai sotto il fuoco incrociato delle artiglierie e dai tank di Gheddafi. La battaglia è infuriata per il controllo del porto.

25 marzo, 2011 - 12.19