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Berlino - Abbandonato dalla mamma, la sua storia aveva commosso la Germania intera

Morto l’orso Knut

<p>L'orso Knut da piccolo</p>

L'orso Knut da piccolo

Lo zoo di Berlino ha perso la sua star: l’orso Knut è morto a soli quattro anni.

Quel batuffolo bianco che ha commosso l’intera Germania, rifiutato alla nascita dalla madre, si è accasciato su un fianco ed è caduto nella piscina della sua gabbia.

Su di lui, il personale veterinario dello zoo eseguirà, domani, l’autopsia, per accertare le cause della morte.

E’ una storia triste, quella di Knut. Una storia di continui abbandoni. La madre Tosca lo ha ripudiato alla nascita, non volendo sapere di prendersi cura di lui. Sono stati i dipendenti dello zoo a crescerlo.

Ma anche il veterinario Thomas Dörflein, che lo allattava, lo ha lasciato prematuramente, stroncato da un infarto a 44 anni.
Knut, nel frattempo, era diventato l’icona dello zoo. Il suo musetto bianco era finito ovunque: su t-shirt, cartoline, francobolli, film, giornali e, persino, nelle canzoni (gliene sono state dedicate quattro).

Quando, poi, è cresciuto, l’interesse per lui è venuto sempre meno. Finché il suo posto nel cuore dei berlinesi non è stato preso da un altro nuovo protagonista dello zoo: l’opossum strabico Heidi.

Dopo aver perduto anche Gianna, la sua futura compagna, Knut era rimasto solo nella gabbia con due nuove orse e mamma Tosca che, più volte, lo avrebbe assalito. Non sembrerebbe essere questa, però, la causa della morte di Knut. Solo l’autopsia di domani potrà chiarire cosa è successo al piccolo orsetto dal vissuto triste e tormentato, che ha fatto innamorare la Germania.


L’orso Knut allattato, quand’era piccolo, dai veterinari dello zoo di Berlino

20 marzo, 2011 - 17.30