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Teramo - La vittima è rimasta per almeno nove ore con il suo assassino

Carmela uccisa con 35 coltellate

<p>Carmela Rea</p>

Carmela Rea

Carmela uccisa con 35 coltellate.

Prime inquietanti indiscrezioni sull’autopsia della 29enne scomparsa e trovata morta mercoledì in un bosco del Teramano.

Carmela Rea, detta Melania, è stata uccisa con 35 coltellate, infertele tra la mezzanotte del 18 aprile e le 3 del 19.

La donna era scomparsa nove ore prima. Intorno alle 15 del 18 aprile.

Stava facendo una scampagnata a Colle San Marco, vicino Ascoli, con il marito e la figlia di 18 mesi quando, a un certo punto, si è allontanata per un bisogno fisiologico. Doveva percorrere appena qualche metro per arrivare alla toilette del chiosco vicino. Ma a quel chiosco Carmela non è mai arrivata, perché in quel breve tragitto ha incontrato il suo assassino.

Secondo gli inquirenti, la donna è stata, quindi, rapita ed è rimasta per ore con l’omicida. Una persona che, per gli investigatori, Carmela conosceva bene e con la quale, forse, ha discusso animatamente, prima di essere così barbaramente uccisa.

La relazione dell’anatomoatologo Adriano Tagliabracci, che ha eseguito l’esame autoptico, parla di una morte per dissanguamento. Carmela è stata a lungo seviziata col coltello. Le ferite più profonde sono quelle al viso, completamente sfregiato, alla coscia destra e alla schiena, dove i tagli formano una specie di svastica. Molti segni di percosse, ma nessuno di violenza sessuale. E’ probabile che Carmela sia stata narcotizzata, come suggeriscono le due siringhe conficcate sul collo e sul pube.

Un delitto efferato, avvenuto, probabilmente, in un luogo diverso da quello in cui è stato ritrovato il cadavere, il bosco di Ripe di Civitella del Tronto (Teramo). Qui, Carmela è stata, con tutta probabilità, trasportata in un secondo momento, quando era già morta.

22 aprile, 2011 - 11.51