Il premier attacca i pm
Berlusconi attacca la magistratura.
Di fronte alla platea della convention di Rete Italia e al governatore lombardo Roberto Formigoni, il premier torna a contestare l’atteggiamento della magistratura e a promettere riforme.
“Oggi in Italia – spiega Berlusconi – la politica è debole, a volte impotente. Noi siamo diventati dei capri espiatori società. I poteri che contano sono quelli dell’economia, della finanza, quello pervasivo della giustizia, che in Italia è diventato un vero e proprio contropotere”.
Ma non basta. Per Berlusconi “la politica è impotente e messa all’angolo da un potere che non gode della legittimità popolare: i cittadini in democrazia devono avere il diritto di decidere il proprio futuro.
Per questo sono necessarie, indispensabili e non rinviabili le riforme, da quelle istituzionali a quella della giustizia a quella tributaria”.
Il ragionamento del presidente del Consiglio non si limita alla sola magistratura: “Il nostro Paese è nell’ambito delle democrazie occidentali l’unico in cui il potere esecutivo è sovrastato dai poteri delle Camere, del potere della magistratura e della Corte costituzionale, tutte corporazioni che si oppongono al cambiamento”.