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Regione Lazio - Il consigliere regionale Francesco Battistoni (Pdl) dal convegno di Coldiretti

“Massimo impegno per il settore ovicaprino”

<p>Francesco Battistoni</p>

Francesco Battistoni

– “Il comparto ovi-caprino sarà centrale nella politica regionale”.E’ quanto dichiarato da Francesco Battistoni, presidente commissione Agricoltura della regione Lazio, durante il convegno organizzato da Coldiretti a Viterbo questa mattina per affrontare, insieme alle istituzioni, le problematiche del settore.

“Nell’assessorato mi ero già fatto portavoce della necessità di istituire un tavolo di filiera permanente. Oggi – dice il consigliere – la vertenza aperta da Coldiretti deve rappresentare un’opportunità per proporre soluzioni.

Il problema centrale da risolvere è sicuramente quello della certezza del prezzo del latte.Questo – spiega Battistoni – non può essere deciso a fine stagione, ma all’inizio della campagna di raccolta del latte, in modo tale che i produttori sappiano in anticipo quanto andranno a guadagnare.

Ciò è una condizione necessaria per restituire serenità e futuro a un settore che fino a oggi non aveva interlocutori. Sul benessere animale – sottolinea – l’assessore Birindelli ha annunciato lo stanziamento di quindici milioni di euro. Altrettanti sulla trasformazione.

Ma il settore potrà anche contare sulla nuova legge sulla tracciabilità, proposta dalla Giunta, che stiamo varando in Commissione agricoltura. Occorre infatti dare una spinta al prodotto regionale e ciò sarà possibile garantendone la tracciabilità e la promozione”.

Per quest’ultima, un valido strumento sarà la proposta di legge sul ‘Made in Lazio’ che ha già avuto l’ok da parte della Commissione sviluppo economico. “In particolare su Viterbo – sottolinea Battistoni – prima provincia per numero di capi ovini, faccio appello all’assessore Birindelli affinché intervenga per risolvere un paradosso. Alcuni Comuni del viterbese, infatti, conferiscono il proprio latte alla Toscana per la produzione del marchio Dop.

Sono certo – dice il consigliere – che questi produttori sarebbero ben felici di concorrere alla produzione delle Dop della nostra regione, lasciando che il proprio lavoro vada a rendere grande il formaggio laziale.

Ma per questo, occorre dare loro tutto il sostegno necessario e sono sicuro – afferma – che finalmente gli allevatori troveranno nell’Ente regionale risposte concrete alle loro difficoltà”.

4 aprile, 2011 - 15.48