Misurata è libera
Misurata è libera.
Dopo 60 giorni di bombardamenti notturni, i cittadini tornano a dormire anche se restano le macerie restano e i 328 morti di questo assedio che sembrava senza fine.
Le truppe di Gheddafi si stanno ritirando dalla città. Un annuncio di questa virata ancora inattesa l’altro ieri, quando missili e cannonate continuavano, è arrivato ieri attraverso le parole ufficiali del viceministro libico, a Tripoli: “Ci eravamo dati una scandenza, per liberare Misurata. La Nato ci ha impedito di portare a conclusione il nostro intervento, ora la mano passa alle tribù locali: toccherà a loro trattare con i ribelli e convincerli – con la ragione o con la forza – ad allinearsi con le legittime posizioni del governo di Tripoli”.
Non è la dichiarazione d’una sconfitta, nella formulazione ci sono ambiguità e ipocrisie, ma resta il fatto che l’artiglieria e i tank del Colonnello tacciono ormai da un giorno, e la linea del fronte che seguiva il tracciato dello stradone che arriva fino al porto e taglia in due la città si sta ora spostando verso ovest, seguendo l’arretramento delle truppe.
Misurata dunque ha vinto anche se la guerra continua.