A fuoco il comitato di Lettieri

Gianni Lettieri
In fiamme il comitato elettorale di Lettieri.
Chiude tra tensioni e scambi d’accuse la campagna elettorale a Napoli. Un incendio è divampato nella notte alla sede del comitato elettorale del candidato sindaco Pdl Gianni Lettieri.
Che il rogo sia stato doloso non c’è praticamente alcun dubbio: i vigili del fuoco hanno trovato nel seminterrato andato a fuoco tracce di benzina e pezzi di bengala esplosi. Con tutta probabilità lanciati da qualcuno che aveva la chiara intenzione di organizzare un atto vandalico.
I danni sono stati contenuti. L’immediato intervento dei pompieri ha evitato che il locale andasse completamente distrutto. Il materiale elettorale, invece, è andato perso.
Ad allertare i vigili del fuoco, è stata una collaboratrice di Lettieri, accortasi per prima dell’incendio.
Un episodio, quello della notte scorsa, che, è proprio il caso di dirlo, getta benzina sul fuoco nei rapporti tra il candidato Pdl e il suo rivale Idv. Lettieri e il suo staff hanno subito puntato il dito contro l’avversario Luigi De Magistris. “Considero De Magistris moralmente responsabile degli episodi di violenza che dal 15 aprile in poi si sono susseguiti nei miei confronti e dei miei collaboratori – ha dichiarato Lettieri -, da ultimo l’incendio appiccato ai locali del mio comitato elettorale”.
“Siamo tornati agli anni di piombo – ha continuato il candidato Pdl -. Addebito a De Magistris la responsabilità di non aver mai preso le distanze dai numerosi episodi di violenza che hanno contrassegnato la campagna elettorale”.
Il candidato Idv rinvia le accuse al mittente. ”Respingo sempre e comunque ogni forma di violenza, anche se di natura strumentale. La mia storia di magistrato che ha sempre contrastato ogni forma di violenza e di deviazione occulta anche all’interno delle istituzioni mi consente di andare a testa alta e di respingere ogni insinuazione sulla responsabilità di un clima di violenza che non ha mai caratterizzato la nostra campagna elettorale”. De Magistris confida nella magistratura, cui spetterà il compito di accertare cause e dinamica del rogo.