La Cassazione riduce la condanna di Tanzi

Callisto Tanzi
La Cassazione riduce la condanna di Tanzi.
Otto anni e un mese invece di 10 anni di carcere all’ex patron di Parmalat Calisto Tanzi.
La Suprema corte ha accolto così la richiesta del pg della Cassazione, che lunedì aveva chiesto che la pena venisse rideterminata al ribasso perché parte della accuse imputate a Tanzi sono cadute in prescrizione.
In particolare, sono state dichiarate prescritte alcune accuse relative a false informazioni al mercato fino al 18 giugno 2003.
La Cassazione è l’ultimo grado di giudizio e quindi la sentenza è ora definitiva. A questo punto la Suprema corte dovrà inviare il dispositivo alla procura di Milano perché provveda al calcolo e all’esecuzione della pena da scontare.
Dagli otto anni e un mese, verranno sottratti in primo luogo i sei mesi di “presofferto” cioè della carcerazione preventiva scontata all’esplodere dell’inchiesta alla fine del 2003 (anche se quei sei mesi erano relativi al procedimento di Parma), da questi, dicono fonti legali, dovranno essere tolti anche tre anni per effetto dell’indulto del 2006. Il totale della pena da scontare dovrebbe così arrivare a quattro anni e sette mesi.
Resta da vedere se la condanna verrà scontata in parte in carcere o se, viste le condizioni di salute di Tanzi che il 18 novembre scorso ha compiuto 72 anni, verrà stabilita la detenzione domiciliare (articolo 47 ter comma 01 dell’ordinamento penitenziario).