Nato: “Ci sono vittime civili”
“Ci sono vittime civili”.
La Nato ha ammesso di aver colpito obiettivi civili nel corso di un raid dell’Allenanza compiuto la notte scorsa su Tripoli. Lo ha riferito la stessa Alleanza in un comunicato, nel quale si legge che “l’obiettivo del raid era colpire un deposito di missili. Tuttavia, sembra che un’arma non abbia colpito il bersaglio e che a causa di un malfunzionamento del sistema dei caccia possa aver causato un numero di vittime civili“.
Il portavoce del regime libico aveva affermato che i caccia dell’Alleanza atlantica avevano colpito un edificio civile nella capitale libica, provocando almeno nove vittime fra gli abitanti, cinque delle quali appartenevano alla stessa famiglia, e ferendone altri 18.
La Nato, da Bruxelles, aveva fatto sapere di “essere a conoscenza delle dichiarazioni del regime libico” e di aver avviato un’indagine in merito. Si è trattato di un attacco “intenzionale contro edifici civili – ha commentato il viceministro degli Esteri, Khaled Kaim – un altro segno della brutalità dell’Occidente“.
Il generale Charles Bouchard, comandante in capo dell’operazione Unified Protector, ha detto che l’Alleanza “esprime il proprio rammarico per la perdita di vite innocenti”, ribadendo che nell’attuale campagna è sempre stata posta la massima attenzione nel “condurre attacchi contro un regime deciso a usare la violenza contro i propri cittadini”.