Tagli, ticket e pensioni nella manovra di Tremonti
Giulio Tremonti
Una manovra da 47 miliardi. Due miliardi subito per coprire le spese più urgenti, 5 per il 2012, 20 per il 2013 e altri 20 per il 2014.
E’ la maxi manovra di Giulio Tremonti, che dovrebbe servire, tra l’altro, a stabilire un periodo di tregua nella maggioranza. Anche se Bossi annuncia: “Bisogna lavorarci ancora. Il governo rischia finché non passa”.
Tra le misure inserite dal ministro, il ritorno del ticket sanitario. Da gennaio 2012, infatti, tornerà il pagamento di 10 euro sulle visite ambulatoriali specialistiche e di 25 euro per i codici bianchi al pronto soccorso.
Altra misura prevista è l’innalzamento progressivo dell’età pensionabile delle lavoratrici dipendenti fino a 65 anni. E inoltre, blocco del turn over e dei trattamenti economici della pubblica amministrazione, cattedre bloccate.
E questa mattina arriva la novità annunciata dal ministro dell’Agricoltura Saverio Romano: “E’ probabile che i ministri, dal mese prossimo, non abbiano più lo stipendio”. Romano, dopo il vertice di Palazzo Grazioli, ha spiegato che i ministeri adotteranno un maggior rigore in tagli e spese, e è quindi possibile che i ministri rinuncino a loro stipendio, trattenendo solo la retribuzione di parlamentari.