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Regione - Battistoni dopo la visita al consorzio del coniglio verde leprino di Viterbo

Cunicoltura, la Tuscia sperimenta

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- “Un modello alternativo di allevamento del coniglio che consente di produrre carni di alta qualità, nel rispetto del benessere animale, con investimenti e costi ridotti”.

E’ quanto dichiarato dal presidente della commissione regionale Agricoltura, Francesco Battistoni, in visita al centro sperimentale allevamenti cunicoli alternativi del Consorzio del Coniglio Verde Leprino di Viterbo accompagnato da Alessandro Finzi.

Una tipologia di allevamento messa a punto tramite una ricerca ultraventennale e che si avvale di una razza particolare il coniglio verde leprino di Viterbo, ufficialmente riconosciuta nello standard italiano e protetta dal registro anagrafico provinciale.

Gli allevatori del coniglio verde leprino appartengono a un consorzio che li assiste nelle diverse fasi dell’allevamento e che insieme al centro sperimentale sostiene la ricerca specifica per mantenere il primato in materia, svolgendo a titolo gratuito attività di consulenza anche in ambito internazionale.

Allevare all’aperto ottimizzando le condizioni sanitarie, alimentare con mangimi bilanciati e con fieni e foraggi freschi fanno sì che si ottenga una carne ricca dal punto di vista proteico e a basso contenuto lipidico.

“Un prodotto di nicchia – conclude Battistoni – con piccoli numeri, ma di particolare pregio, che si fregia del marchio Tuscia Viterbese e che necessita di essere promosso e valorizzato attraverso il sostegno delle istituzioni e con strumenti normativi ad hoc”.

4 luglio, 2011 - 16.06