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Politica - Il leader della Lega nord dal comizio di Schio

Bossi: “Prepariamoci alla Padania”

<p> Umberto Bossi</p>

Umberto Bossi

“L’Italia va a finire male e noi dobbiamo prepararci alla Padania”.

Il leader della Lega nord Umberto Bossi, in giro per la Padania tra le feste di partito, torna a invocare l’unione “dei popoli del nord”, vista la situazione in cui versa l’Italia. E in un comizio a Schio, in provincia di Vicenza, esorta la Lega a prepararsi a una svolta.

“Quel che sta avvenendo è una svolta storica, non è una cosina da niente – ha detto Bossi – la gente capisce sempre di più che l’Italia va a finire male e quindi si prepara al dopo. E per noi il dopo è la Padania. I popoli del nord uniti sarebbero lo stato più forte d’Europa.

“Quando verrà il momento, non possiamo farci trovare impreparati. Per fortuna siamo partiti tanti anni fa e il profondo del cuore della gente del nord sente che il progetto è passato e che l’idea che si possa vincere insieme è partita. La Padania vuol dire unito e libero. Il centro-sud munge tutte le risorse del centro-nord, questo è il problema”.

Poi passa alla manovra finanziaria. “Abbiamo bloccato l’aumento dell’Iva, lo voleva il partito di Berlusconi. Se si porta su l’Iva, i commercianti intervengono sui prezzi e dicono che è colpa del governo che ha aumentato le tasse”.

Nel comizio di Schio Bossi non si è risparmiato dello schernire, un’altra volta, il ministro Reato Brunetta. Dopo, infatti, averlo definito “nano di Venezia”, giustificandosi dicendo che non voleva offenderlo ma gli “era proprio scappato”, il senatùr ha parlato della telefonata ricevuta da Brunetta da parte della Banca d’Italia. “Come mai – ha detto Bossi – hanno chiamato te e non hanno chiamato me? Chiamano il più pirla!”

Infine un chiarimento sull’abolizione delle province: “Ormai in Parlamento si sono messi in testa che così si risparmiano soldi. Non è così, e comunque i dipendenti vanno poi riassorbiti. In ogni caso non taglieremo le province storiche”.

20 agosto, 2011 - 15.42