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Politica - Il ministro attacca i giocatori

Calderoli: “Calciatori, casta di viziati”

<p>Roberto Calderoli</p>

Roberto Calderoli

- Il ministro Roberto Calderoli interviene contro l’ipotesi di sciopero dei calciatori. La causa dello sciopero fa riferimento alla richiesta che il contributo di solidarietà di calcio previsto nella manovra sia pagato dalle società.
Ma Calderoli attacca. “Se dovessero continuare a minacciare scioperi o ritorsioni – dice – proporrò che come ai politici anche ai calciatori venga raddoppiata l’aliquota del contributo di solidarietà“.
“Non so se sia giusto o meno – continua il ministro – il contributo di solidarietà, ma se c’è qualcuno che dovrebbe pagarlo sono proprio i calciatori, che rappresentano la casta dei viziati”.
Una polemica quella di Calderoli che fa seguito a quella dello scorso anno, quando propose una riduzione degli stipendi dei calciatori.
Alle affermazioni del ministro risponde il vicepresidente dell’Associazione calciatori, Leo Grosso. “I calciatori una casta di viziati? Con tutto il rispetto per il ministro, sono stupidaggini“.
“E’ facile speculare – continua Grosso – sui giocatori e i loro stipendi, ma bisogna ricordare che per alcuni che guadagnano molto, tanti hanno introiti modesti e spesso non certi”.
E il vicepresidente interviene anche sulla questione contributo di solidarietà. “Intanto dico che i calciatori sono lavoratori subordinati e devono rispettare le stesse regole. Se nel contratto c’è scritto che i compensi sono calcolati al netto, il contributo va pagato dalla società. Se invece sono calcolati al lordo, spetta al giocatore“.
Tra le varie polemiche e proposte, spicca però quella del quotidiano Avvenire che in un editoriale spiega: “Fra tutte le voci da tagliare e fra quelle che verranno non è mai apparsa una che, pure, c’è e pesa sul bilancio di uno Stato costretto a erogare minori servizi essenziali: le missioni all’estero”.

17 agosto, 2011 - 15.40