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Manovra - Il ministro interviene anche sulle pensioni di chi non ha mai lavorato

Calderoli, tassa sull’evasione

<p>Roberto Calderoli</p>

Roberto Calderoli

- Non si fermano i contrasti sulla manovra. A intervenire è il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli, che parla di nuovo di pensioni ed evasione fiscale.

“Il punto di compromesso – afferma Calderoli – sull’età pensionabile, frutto di una mediazione lunga e laboriosa tra Lega e Pdl, è contenuto nella manovra bis”.

Il ministro ha le idee ben chiare, le pensioni di chi ha lavorato non devono essere toccate. Ma specifica che “bisogna andare a interessarci di chi non ha mai lavorato e qui, forse, sarebbe il caso di andare a rivederle”. Calderoli si riferisce alle “pensioni di reversibilità, eccessivamente alte, chi prende ‘accompagnamenti’ che oggi vengono dati indistintamente a tutti senza limiti legati al proprio reddito”.

Il ministro per la Semplificazione ha inoltre promesso una riduzione dei tagli agli enti locali. Categorico, invece, sull’abolizione delle province. “Che si risparmino 10 milioni di euro – spiega Calderoli – abolendo tutte le province è una castroneria”.

Infine l’annuncio di una tassa per gli evasori. “Non sono d’accordo – afferma il ministro Calderoli – sulla patrimoniale perché quelle persone sul patrimonio hanno già pagato le tasse, ma dico sì a una patrimoniale con detrazione per le tasse pagate prima che non colpisca chi ha già pagato le tasse”.

25 agosto, 2011 - 15.50