“Io e Giulio arriveremo insieme fino alla fine della legislatura nel 2013″.
A dichiararlo è il premier Silvio Berlusconi, assente alla conferenza stampa di presentazione della manovra approvata venerdì dal Consiglio dei ministri.
Il presidente del Consiglio esclude ogni ipotesi di rimpasto: la maggioranza è compatta. I contrasti ci sono, ma possono essere superati. “Vi sono state contrapposizioni di vedute – ha affermato il capo del governo -. Tra me e tutti gli altri si è discusso, sennò ci avremmo impiegato mezza giornata. Invece direi che è venuta fuori la capacità di un gruppo”.
Una manovra necessaria. Che ha fatto “grondare sangue” a Berlusconi e ai suoi, come ha detto lo stesso premier nei giorni scorsi. [2]Ma il risultato finale, per il presidente del Consiglio, è soddisfacente.
Ieri mattina Berlusconi ha raccontato alla stampa di aver avuto una lunghissima telefonata con la signora Angela Merkel e con il presidente Trichet. “Ho in programma di sentire anche Van Rompouy e Sarkozy – ha aggiunto Berlusconi – Non era in discussione soltanto la posizione italiana, ma l’euro e quindi l’Europa stessa. Da parte di tutti c’era una grande attenzione verso quello che il governo italiano sarebbe riuscito a fare. Ho dato anche assicurazione che inizieremo da subito in Parlamento la discussione e il voto per introdurre nella Costituzione l’obbligo del pareggio di bilancio e anche l’articolo 41 sulla libertà d’impresa”, ha concluso.