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Politica - Per paura di forti contestazioni al Senatùr

Salta il comizio di Bossi e Calderoli

<p>Roberto Calderoli</p>

Roberto Calderoli

Cadore, salta il comizio di Bossi e Calderoli.

C’è aria nuova, quest’anno, a Calalzo di Cadore (Belluno). Quello che doveva essere il tradizionale riposo post-Ferragosto di Umberto Bossi e Roberto Calderoli si è trasformato in una contestazione in piena regola, con urla e improperi contro la Lega.

Su Facebook il “Comitato di accoglienza Bossi Calderoli Tremonti” invita alla mobilitazione davanti all’hotel Ferrovia, dove i tre ministri festeggiano ogni anno il compleanno di Tremonti. Una cena che l’accoglienza ostile riservata ai tre ministri rischia, ora, di far saltare.

Ma mentre la cena è in forse, per il comizio di Bossi e Calderoli non c’è più speranza. L’incontro con i due ministri leghisti, fissato per ieri sera, è stato annullato per paura di contestazioni al leader del Carroccio.

Ad aggiungere benzina sul fuoco, il presidente leghista della Provincia di Belluno Gianpaolo Bottacin, che ha invitato le più alte cariche politiche della zona a rimettere il mandato.

“Dimettiamoci tutti – è la proposta di Bottacin – presidente, sindaco, consiglieri regionali e parlamentari eletti qui. Ci rimpiazzerebbero, chiaro, ma di sicuro non potrebbero far finta di nulla”.

Bottacin si è presentato all’hotel Ferrovia con una bandiera della Provincia di Belluno listata a lutto. Chiede di parlare con il ministro della Semplificazione per spiegargli le disastrose condizioni in cui versa l’ente da lui presieduto, che così non può andare avanti.

I due si chiudono in conclave. A giudicare dal loro tono di voce, il colloquio non sembra amichevole. Ma dopo poco Calderoli e Bottacin si presentano trionfanti ai cronisti. Il ministro annuncia che è già pronto un decreto che anticipa al primo gennaio 2012 alcuni effetti del federalismo fiscale. E Bottacin sembra più sereno.

18 agosto, 2011 - 11.51