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Sudan - Si pensava ad un coinvolgimento della banda che ha sequestrato il volontario di Emergency

Sparatoria in Darfur, non c’è Azzarà

Francesco Azzarà

- Preoccupazione per il volontario di Emergency, Francesco Azzarà. Si pensava che nella sparatoria avvenuta oggi in Darfur, fosse stata coinvolta la banda responsabile del suo rapimento. Ma sono arrivate smentite anche dalla Farnesina.

Stamattina la stampa sudanese aveva diffuso delle notizie che hanno creato preoccupazione per il volontario di Emergency sequestrato a Nyala il 14 agosto. Il quotidiano, Al-Ahdath, parlava del fallimento di un blitz per liberare Azzarà, spiegando che che erano stati uccisi 13 agenti e feriti 30.

“Non c’è alcuna relazione – spiegano dalla Farnesina – tra il caso di Francesco Azzarà e il blitz avvenuto oggi in Darfur per liberare alcuni ostaggi”.

“L’unità di crisi – hanno aggiunto – è in contatto con i familiari di Azzarà per rassicurarli”.

“L’italiano non c’entra – ha affermato anche Abdel Hamid Kasha, governatore del Sud del Sudan – il blitz serviva a liberare tre militari presi prigionieri da gruppi armati”.

Francesco Azzarà, volontario di Emergency, è stato rapito a Nyala, nel Sud Dafur, mentre si recava in aeroporto a bordo di un auto. Ieri è arrivata una chiamata ad Emergency che ha assicurato le buone condizioni di salute di Francesco.

 

9 settembre, 2011 - 15.49