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Smentite le voci su un possibile addio alle corse

Rossi disperato, ma non si ritira

Valentino Rossi

- Smentite le voci che vedevano protagonista di un possibile ritiro Valentino Rossi, dopo l’incidente mortale dell’amico e collega Marco Simoncelli.

“Era come un fratello minore, duro in pista e dolce nella vita” ha dichiarato Valentino Rossi alla stampa dopo la tragica notizia della morte dell’amico, e si allontana dalle telecamere per scaricare il suo dolore altrove.

Ma una cosa è sicura: Valentino non smetterà di gareggiare. La smentita arriva questa mattina da Alessio Salucci, amico del pilota che lo segue in tutte le gare come assistente.

“Per quelli che lo chiedono – scrive si Twitter – Vale non sta pensando assolutamente di smettere. Mi dispiace che girino queste notizie false in momenti così. Le speculazioni sull’idea che Valentino avesse pensato di chiudere in anticipo la sua carriera sono false”.

La salma di Marco Simoncelli arriverà in Italia domani alle 6,05 a Fiumicino accompagnata dal padre Paolo e dalla fidanzata del pilota. La Dorna , società organizzatrice del mondiale, avrebbe aiutato la famiglia del pilota nelle pratiche di rimpatrio.

La camera ardente sarà allestita domani al teatro comunale di Coriano. I funerali si svolgeranno nella Chiesa di Santa Maria di Coriano, presumibilmente mercoledì pomeriggio. Appena la data sarà certa, il commissario straordinario del Comune del paese firmerà il decreto del lutto cittadino.

Davanti alla chiesa nella piazzetta del paese, i tifosi del motociclista, hanno lasciato biglietti di ricordo, cartelli e fiori.

La morte di Simoncelli ha scosso il mondo dello sport. C’è chi si interroga sulla sicurezza delle corse.

“Io penso – afferma Franco Uncini, campione del mondo delle moto e ora membro della commissione sulla sicurezza – che sia stato fatto molto per la sicurezza, purtroppo non abbiamo in mano il potere di cambiare la fatalità. Noi siamo inermi di fronte a un evento del genere – continua Uncini –. Il circuito è perfettamente dentro i limiti di sicurezza, quello che è avvenuto è un incidente come tanti, l’unico problema è che le moto erano vicine e sono sopraggiunte. Marco oltre a essere un pilota eccezionale è stato un personaggio eccezionale, intelligente, faceva parte della commissione di sicurezza. Molto bravo professionalmente – dice ancora Uncini – venerdì prima del gp aveva partecipato alla riunione con tutti noi”.

La Motogp chiuderà la stagione tra due settimane. “Sarà un Gp di lutto, sinceramente non riesco a pensare come sarà – ha aggiunto Uncini -, sarà una sofferenza andarci e passare questo week end là”.

Anche Giacomo Agostini, campione delle due ruote, afferma che “è stata una caduta come tante. Quanto alla sicurezza adesso è tutta un’altra storia, ci sono caschi integrali, tute ultra sicure. Ai miei tempi – ricorda il campione – correvamo con un caschetto a scodella, una tuta che pesava pochissimo, non c’era via di scampo e tanti miei colleghi sono morti”.

 

24 ottobre, 2011 - 17.32