Allarme Pm10, superati limiti nella capitale
- Nella Capitale torna a tirare una brutta aria: dopo la pausa per pioggia negli ultimi tre giorni, infatti, le concentrazioni di Pm10 nell’aria sono andate aumentando, e se nella giornata di venerdì 25, cinque centraline hanno registrato valori superiori al limite, sabato 26 e domenica 27 in ben nove punti di monitoraggio sono stati rilevati sforamenti oltre la soglia critica dei 50 microgrammi per metro cubo. Venerdì 25 si sono registrati valori oltre soglia a Largo Preneste (53), Corso Francia (51), Cinecittà (63), Fermi (53) e Tiburtina (63); sabato 26 valori davvero critici sono stati rilevati a Tiburtina con 74 µg/m3 e Cinecittà con 72 µg/m3, ma superamenti ci sono stati a Preneste (67), Magna Grecia (65), Francia (64), Fermi (57), Malagrotta (52) e addirittura nelle aree verdi di Villa Ada e Cavaliere, entrambi a 52 µg/m3; per la giornata di ieri, domenica 27, spicca il preoccupante valore di 78 µg/m3 di Cinecittà, seguito da Tiburtina con 68, Preneste e Francia con 66, Magna Grecia 62, Malagrotta 59, Bufalotta e Cipro entrambe a 58 e Fermi con 55 µg/m3.
Una situazione preoccupante che è destinata a peggiorare nei prossimi giorni, come si evince dalle previsioni modellistiche dell’Arpa Lazio, che per le giornate di domani, martedì 29 e dopodomani, mercoledì 30, prevedono concentrazioni altissime di particolato nell’aria, con picchi compresi tra i 50 e i 150 microgrammi per metro cubo un po’ ovunque.
E così, secondo il nuovo piano anti-traffico del Comune di Roma, entro domattina si dovrebbe decidere se adottare o meno le targhe alterne per le giornate di mercoledì 30 e giovedì 1 dicembre, una decisione che, vista la situazione, crediamo sia inevitabile.
“Con questo smog la salute dei cittadini corre seri rischi, le targhe alterne vanno subito previste così come nuovi blocchi totali della circolazione, ma serve più coraggio da parte del Comune nelle scelte per la limitazione del traffico privato – dichiara Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio -. Nei giorni successivi ai picchi, aumentano ricoveri ospedalieri e morti, è una situazione inaccettabile che va fermata con tutti i mezzi possibili. Il Comune di Roma deve fermare i pullman nel centro, aumentare il costo della sosta tariffata piuttosto che quello dell’autobus e ridurre le strisce bianche, fare nuove corsie preferenziali per il trasporto pubblico ed estendere la Ztl fino alle 21 tutti i giorni e nel week end fino alle 3 di notte.
Il sindaco Alemanno ha il dovere e l’obbligo di intervenire, per tutelare la salute dei cittadini della quale è responsabile servono azioni concrete per fermare le auto private e a favore del trasporto pubblico, piuttosto che piani futuribili.”
Ma non va meglio nel resto del Lazio, dove la provincia di Frosinone spicca per i livelli davvero allarmanti che normalmente raggiungono le Pm10: se si guarda agli ultimi 6 giorni, valori del doppio superiori al limite stabilito sono stati registrati a Ceccano (130 µg/m3 martedì 22, 90 mercoledì 23, 88 giovedì 24, 96 venerdì 25, 109 sabato 26 e 105 ieri), ma anche a Frosinone Scalo dove giorno dopo giorno la concentrazione di polveri sottili è andata aumentando, passando dai 100 µg/m3 di martedì 22 e mercoledì 23, ai 105 giovedì 24, ai 114 venerdì 25, ai 134 sabato 26 ai 117 di ieri e anche Cassino è frequentemente fuori limite.
A Latina, negli ultimi 4 giorni, l’aria di via Romagnoli è vessata dalle Pm10: 54 µg/m3 giovedì 24, 55 venerdì 25, 66 sabato 26, quando anche in via Tasso si è registrata una concentrazione di Pm10 pari a 62 µg/m3 e nella giornata di ieri le Pm10 erano pari a 60 µg/m3 in via Romagnoli e 56 in via Tasso.
Anche in provincia di Roma, risulta fortemente compromessa l’aria di Colleferro, dove negli ultimi 4 giorni il limite è stato costantemente superato (54 giovedì 24, 71 venerdì 25, 66 sabato 26 e 61 ieri) e quella di Ciampino (70 µg/m3 nella giornata di venerdì 25, 69 sabato 26 e 65 ieri); ma anche a Guidonia sabato 26 è stato registrato un valore pari a 53 µg/m3.
“Stiamo respirando polveri sottili a livelli altissimi, pericolose per la vita delle persone, servono misure antitraffico coordinate in tutto il Lazio e nuovi fondi della Regione – afferma Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio -. I dati delle centraline confermano un serio allarme smog, la situazione dell’inquinamento atmosferico è tutt’altro che sotto controllo e la salute dei cittadini ne sta risentendo. Servono nuove azioni concrete e coordinate a livello regionale, chiediamo ai comuni del Lazio di farsi promotori con noi della richiesta di interventi da attuarsi contestualmente a Roma e in tutto il Lazio. In questa situazione serve un intervento forte anche per sventare i tagli già previsti al trasporto pubblico, a breve rischieremo forse una riduzione del servizio e certamente aumenti dei costi dei trasporti pubblici, mentre servono anche nuovi fondi per la mobilità sostenibile.”