Berlusconi, chiederà fiducia su maxiemendamento
- Silvio Berlusconi continua ad affermare di avere le carte in regola per poter arrivare alla fine della legislatura. Nemmeno il fallimento per l’emendamento al ddl stabilità sembra fermarlo.
“Il provvedimento – assicura il premier al G20 – arriverà al Senato all’inizio della prossima settimana, al massimo entro mercoledì e con l’apposizione della fiducia fra 10-15 giorni tutte le misure saranno determinate e definite”.
Ma la positività di Berlusconi è smorzata dalla fuga di due parlamentari del Pdl, Alessio Bonciani e Ida D’Ippolito, passati all’Udc.
Segnali negativi arrivano anche da Pippo Gianni di popolo e territorio. “Se non ci sono determinati elementi a favore del Mezzogiorno – avverte -, nelle misure anticrisi, io la fiducia non la voto e con me altri, diciamo che all’80% non le voto”.
Nel frattempo si è svolto il colloquio tra il segretario del Pdl Alfano e Giorgio Napolitano circa il futuro del governo. “Al presidente della Repubblica – dice Alfano – abbiamo detto che riteniamo di avere i numeri per arrivare al 2013 con questo governo”.
E aggiunge che “in questa legislatura c’è solo questo governo, non possono esserci governi che nascono da giochini di Palazzo. O avanti fino al 2013 o chiederemo il voto”.
Di diversa opinione la Lega che a Napolitano ha detto cose differenti. “Ho detto – afferma Umberto Bossi – che preferiamo le elezioni al governo tecnico”.
Scetticismo verso Berlusconi anche da Gianfranco Fini. “Sono molto deboli – afferma – penso che il governo non ce la fa più”. E incalza sul “teatrino” politico italiano. “Possibile – afferma Fini – che sia sempre colpa degli altri? Si assuma le responsabilità che ha. E’ colpa della sua maggioranza”.