Invia questo articolo Stampa questo articolo
Condividi: Queste icone linkano i siti di social bookmarking sui quali i lettori possono condividere e trovare nuove pagine web.
  • Webnews
  • Digg
  • del.icio.us
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • LinkedIn
  • Live-MSN
  • MySpace
  • OKnotizie
  • Technorati
  • YahooMyWeb
  • TwitThis
Economia - Borse condizionate dall'asta Bot da 9 miliardi del Tesoro

Seduta nervosa per i mercati europei

Seduta nervosa per i mercati europei condizionati dall’asta Bot da 9 miliardi del Tesoro.

In avvio di seduta spread Btp-Bund a 10 anni sale a 522 punti base con un rendimento al 7,14%, prima di ritracciare sotto quota 500 punti con tassi al 6,7%.

Gli investitori temono, però, che l’Italia possa incontrare difficoltà nell’asta di oggi e che debba offrire tassi di rendimento ancora più alti. Nel dettaglio, il Tesoro offre 9 miliardi di euro di Bot semestrali con scadenza 29 giugno 2012, insieme a 1,5-2,5 miliardi della settima tranche del Ctz 30 settembre 2013, mentre domani saranno offerti titoli a medio-lungo per un ammontare totale di 8,5 miliardi.

Dall’anno prossimo, poi, il ministero dell’Economia varerà una serie di novità tecniche mirate a dare più flessibilità nell’organizzazione delle aste in considerazione delle ultime “rilevanti turbolenze”.

In attesa di novità le borse europee si muovono contrastate: Milano recupera lo 0,6%, Londra cede lo 0,3% come Parigi, mentre Francoforte perde lo 0,8%. C’è attesa anche per il Consiglio dei ministri convocato per le 15 con l’obiettivo di varare le misure per la cosiddetta Fase 2 che dovrebbe comportare scelte per la crescita e le liberalizzazioni.

Sul mercato le tensioni restano alte come dimostra anche il nuovo record assoluto per i depositi “overnight” presso la Bce: ieri gli istituti hanno allocato presso lo sportello ufficiale 452,034 miliardi, in aumento del 9,8% dai 411,813 miliardi di lunedì.

Lo rende noto la stessa banca centrale, precisando che sempre ieri i prestiti chiesti dalle banche sono saliti leggermente, a 6,225 miliardi da 6,131 miliardi. Si confermano quindi le tensioni sull’interbancario, con le banche che continuano a preferire depositare denaro presso la Bce a tassi decisamente meno vantaggiosi (+0,25%) che prestarsi denaro tra di loro con rendimenti più elevati.

Ieri sera la Borsa americana ha chiuso poco mossa, con il Dow Jones e l’S&P invariati e il Nasdaq in progresso dello 0,2%. Deboli stamattina le Borse asiatiche: Tokyo è scesa dello 0,2%.

Invariato l’euro contro il dollaro a quota 1,306, mentre da un lato prosegue la discesa dell’oro, scambiato a 1.589 dollari l’oncia (-0,2%) e dall’altro continua il recupero del greggio: il Wti è in rialzo a 101,4 dollari al barile. Pesano i timori legati all’Iran, dopo che Teheran ha minacciato di bloccare i flussi di greggio dallo stretto di Hormuz qualora vengano approvate sanzioni internazionali sull’esportazione di petrolio iraniano.

28 dicembre, 2011 - 10.49