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Tragedia del Giglio - Riprese le ricerche dei dispersi da parte dei vigili del fuoco

Concordia, altissimo il rischio di disastro ambientale

La Costa Concordia affondata al Giglio

La Costa Concordia affondata al Giglio

Concordia, altissimo il rischio inquinamento.

Sono riprese oggi le ricerche dei dispersi nel naufragio della Costa Concordia. Le ricerche di vigili del fuoco e soccorso alpino fluviale a bordo della Costa Concordia sono ripartite dopo che nella notte un movimento dello scafo aveva portato a un’evacuazione dei soccorritori dalla nave e a uno stop delle ispezioni. Le ricerche di questa mattina sono riprese solo nella parte emersa del relitto.

E’ stato trovato ieri il cadavere di una donna, in avanzato stato di decomposizione, a poppa della nave. Il bilancio delle vittime sale così 12 morti e 21 dispersi.

Intanto i pm di Grosseto stanno cercando il pc portatile che il comandante Francesco Schettino portò fuori dalla nave e che affidò a una ragazza bionda, e che al momento non si trova.

Ieri è stato recuperato l’hard disk di bordo. Il supporto contiene i video di telecamere che inquadravano varie parti della nave, tra cui la plancia di comando. Un elemento fondamentale ai fini delle indagini: si potrà infatti ricostruire dov’era il comandante Francesco Schettino al momento del naufragio.

L’hard disk è stato affidato a degli specialisti, che stanno verificando se i dati sono sempre leggibili. Altre parti del Vdr (il sistema di registrazione definito ‘scatola nera’ e fondamentale proprio ai fini dell’indagine) devono essere invece ancora recuperate.

I sub hanno trovato anche la cassaforte nella cabina del comandante. Verosimilmente potrebbero esservi custoditi documenti o supporti informatici utili per le indagini. Dopo due giorni di tentativi andati a vuoto a causa della difficoltà ad aprire la porta, i sommozzatori sono infatti riusciti a entrare nella cabina di Schettino, recuperando oggetti, effetti personali ma soprattutto carte e documenti appartenenti al comandante. Il tutto verrà ora acquisito agli atti dell’inchiesta della Procura di Grosseto.

Intanto è sempre corsa contro il tempo per scongiurare il disastro ambientale. Dopo che il Consiglio dei ministri di ieri sera ha deliberato lo stato d’emergenza per il naufragio della Concordia, questa mattina all’isola del Giglio è arrivato il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, nominato commissario delegato per l’emergenza.

”Le ricerche dei dispersi nel naufragio continueranno” ha assicurato Gabrielli, facendo il punto sull’emergenza. La Concordia, ”non sta avendo particolare stress, è abbastanza stabile”, ha aggiunto il capo della Protezione civile.

Contemporaneamente alla ricerca dei dispersi, però, ha sottolineato Gabrielli, occorre “prevenire il disastro ambientale”. Partendo da un dato di fatto: “la contaminazione dell’ambiente è già avvenuta”. Gabrielli ha spiegato infatti che “noi siamo concentrati su quelle 2.400 tonnellate di carburante, ma non dobbiamo dimenticare che in quella nave ci sono olii, solventi, detersivi, tutte cose – ha aggiunto il capo della Protezione civile – che servono su una ‘cittadina’ di 4.000 abitanti”.

 

22 gennaio, 2012 - 11.23