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Tragedia del Giglio - Riprese questa mattina le ricerche dei 29 dispersi - Intanto è in corso l'interrogatorio del comandante Schettino

Concordia, esplosivi per aprire varchi nella nave

La Costa Concordia affondata al Giglio

La Costa Concordia affondata al Giglio

Concordia, esplosivi per aprire varchi nella nave.

Le ricerche dei 29 dispersi del naufragio della Costa Concordia sono riprese nelle prime ore del mattino e per cercare di stringere i tempi, gli uomini della Marina Militare hanno utilizzato delle microcariche esplosive per aprire dei varchi sulla chiglia e riuscire ad accedere in maniera più rapida alle parti sommerse della nave.

Per la prima volta questa notte non si è lavorato sul relitto: i leggeri movimenti dello scafo segnalati ieri hanno indotto i soccorritori a interrompere le ricerche notturne. E si teme che la Costa Concordia possa affondare, il che provocherebbe un disastro ambientale di proporzioni incalcolabili.

Le inchieste sul naufragio davanti all’isola del Giglio sono tre, come ha rivelato il comandante generale delle Capitanerie di porto Marco Brusco.

Il primo dei tre filoni è quello penale in cui è stato sottoposto a fermo il comandante della nave Francesco Schettino, accusato di omicidio colposo plurimo, disastro e abbandono della nave. La procura temeva che potesse scappare all’estero. Unico altro indagato al momento è il primo ufficiale in plancia, Ciro Ambrosio. E’ in corso al tribunale di Grosseto l’interrogatorio di garanzia di Schettino e il gip dovrà decidere se convalidare o meno il fermo.

Il secondo filone è amministrativo sulle cause, con una commissione di inchiesta della direzione marittima che poi fornirà i risultati al ministero delle Infrastrutture. L’ultimo filone è stato voluto dal ministro Passera, sulle cause e la dinamica cosa che servirà anche all’Agenzia marittima europea per vedere se è il caso di cambiare la normativa.

17 gennaio, 2012 - 10.41