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Tragedia del Giglio - Dopo i due coreani salvati nella notte i vigili del fuoco hanno raggiunto anche il capo commissario di bordo Marrico Giampetroni

Concordia, trovati vivi tre dispersi

La Costa Concordia affondata al Giglio

La Costa Concordia affondata al Giglio

Concordia, trovati vivi tre dispersi.

Dopo i due coreani trovati durante la notte ancora a bordo della Costa Concordia è stata raggiunta la persona individuata questa mattina dai vigili del fuoco nel ponte della nave naufragata a largo del Giglio.

E’ un membro dell’equipaggio ed è il capo commissario di bordo Marrico Giampetroni. L’uomo sembra essere in buone condizioni. E’ stato individuato seguendo i rumori che stamani erano stati sentiti dai vigili mentre ispezionavano la nave. L’area in cui si trova il superstite è in parte allagata e corrisponderebbe alla parte della nave che si trova al livello dell’acqua del mare.

Inoltre la presenza di materiali pericolanti ha contribuito a ritardare il salvataggio. Nell’ispezione si procede anche facendo un confronto fra l’elenco dei nominativi e delle rispettive assegnazioni delle cabine, rispetto ai presunti dispersi di cui si ha conoscenza a questo momento. E si continuano a cercare, con l’incubo di quei circa 40 nomi che ancora mancano all’appello.

E’ la stessa sequenza che poche ore fa, nella notte, ha permesso di raggiungere una coppia sposi coreani in viaggio di nozze e di salvarli. Erano alla loro prima crociera ed erano saliti a bordo proprio ieri a Civitavecchia. Per estrarli è stata necessaria un’ora e mezza di lavoro. I loro nomi sono Hye Jim Jeong e Kideok Han, entrambi dell’83.

Le ricerche proseguono. Sommozzatori e specialisti ispezionano cabina per cabina. La grande paura è che quando sulla Costa Concordia sono partiti i black out si siano bloccate le serrature elettroniche delle porte delle cabine, che vengono aperte con badge, e non è escluso che qualcuno sia rimasto chiuso dentro anche per questo senza poter fuggire. E per ora è stato possibile ispezionare solo la parte della nave rimasta fuori dall’acqua.

Al momento nella provincia di Grosseto sono circa 800 i superstiti al naufragio che ancora sono ospitati in alberghi e centri di raccolta e che aspettano che la compagnia navigatrice li assista per ritornare alle città di provenienza.

Secondo il Prefetto Giuseppe Linardi i circa 40 dispersi di cui si parla è una cifra “da non enfatizzare perchè probabilmente è il risultato della differenza tra i due tabulati, quello nostro e gli elenchi della Costa. Le ricerche dei dispersi vengono fatte anche rispetto a persone che sotto shock potrebbero non essersi fermate a farsi registrare sbarcando sulla terra ferma e che parenti e conoscenti hanno direttamente accompagnato a casa”.

15 gennaio, 2012 - 10.29