Schettino ai domiciliari
Schettino agli arresti domiciliari.
E’ ai domiciliari Francesco Schettino, il comandante della Costa Concordia naufragata nella notte di venerdì 13 gennaio all’Isola del Giglio. Dopo alcuni giorni di carcere è arrivato nella sua casa di Meta di Sorrento.
Il giudice non avrebbe riscontrato il pericolo di fuga del comandante e di inquinamento delle prove, disponendo così i domiciliari. Ma le accuse contro il comandante sono molto pesanti: insieme al primo ufficiale in plancia, Ciro Ambrosio, è accusato di omicidio colposo plurimo, naufragio e abbandono della nave.
Nel naufragio hanno perso la vita undici persone e sarebbero 23 i dispersi, anche se le persone che mancano all’appello sono ufficialmente ancora 28, visto che i cinque corpi recuperati oggi non hanno ancora un’identità.
Questa mattina, inoltre, la nave è tornata a muoversi, facendo sospendere di nuovo le operazioni di ricerca a bordo del relitto, anche se col passare dei giorni la speranza di ritrovare ancora qualcuno in vita pare allontanarsi.
La Prefettura di Grosseto ha rilasciato la lista delle persone ancora non individuate. Uno dei 14 tedeschi che mancavano all’appello è stato rintracciato in Germania. Gli altri sono di varie nazionalità: oltre a Germania, Italia, Francia, Usa, Ungheria, Perù e India.
I sei italiani sono William Arlotti di Rimini e sua figlia Daiana di 5 anni; la 30enne Maria D’Introna di Biella; le due amiche siciliane Maria Grazia Trecanico e Lucia Virzì, e Giuseppe Girolamo, un musicista 30enne di Alberobello.