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Corte dei conti - Giampaolino: "Fenomeni ancora notevolmente presenti"

Corruzione, è allarme in Italia

– Corruzione, è allarme in Italia.

“Illegalità, corruzione e malaffare sono fenomeni ancora notevolmente presenti nel Paese le cui dimensioni sono di gran lunga superiori a quelle che vengono, spesso faticosamente, alla luce”. Così commenta il presidente della Corte dei conti Luigi Giampaolino durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario della magistratura contabile.

Il dito è puntato contro la corruzione nell’ambiente sanitario, lo smaltimento dei rifiuti o il “gravemente colposo” utilizzo di prodotti finanziari per arrivare alla gestione di società a partecipazione pubblica e alla stipula di contratti pubblici di lavori o forniture.

Per non parlare dell’avasione fiscale che attanaglia il Paese. “Analisi accurate condotte per la sola imposta sul valore aggiunto – spiega Giampaolino – evidenziano per l’Italia un tax gap superiore al 36%, che risulta di gran lunga il più elevato tra i grandi paesi europei, con l’eccezione della Spagna, per la quale lo stesso rapporto supera il 39%”.

Inoltre, sottolinea, “vi è una quasi totale mancanza di documenti e studi dedicati a verificare a posteriori se, quanto e come abbiano in realtà funzionato gli strumenti impiegati per migliorare il coordinamento della finanza pubblica e la qualità della spesa”.

Secondo il presidente della Corte il 2011 sarà ricordato come l’anno caratterizzato dalla “severità della situazione economica e per l’affanno con il quale i governi hanno rincorso i rimedi necessari a fronteggiarla e ad arginarne gli effetti più devastanti”.

 

16 febbraio, 2012 - 15.43