Monti: “Profonda crisi sociale”
Monti: “Profonda crisi sociale”.
Così il premier all’incontro a Rondine, Cittadella della Pace, di Arezzo con i giovani provenienti dalle zone a rischio guerra.
“L’Italia è oggi segnata da forti tensioni sociali – ha continuato il presidente del consiglio -. Ed è normale che la precarietà aumenti gli stati di malessere. Ma bisogna reagire insieme alla crisi.Occorre invece uno sforzo comune, sforzo che deve basarsi su un’equa ripartizione del carico“.
Monti ha poi approfondito le cause delle tensioni. “Tutto è dovuto alla mancanza di lavoro, a difficoltà nel fare impresa – ha spiegato – ma anche a una crisi profonda, generata da rapide trasformazioni e dall’inevitabile disorientamento che queste comportano”.
Per il premier, la crisi economica, se non è affrontata con convinzione e coraggio può diventare culturale e di valore.
Monti ha poi parlato di Europa. “E’ ancora un modello valido, ma sta facendo dei passi indietro. E l’Italia ha il dovere di opporsi a questi passi indietro, di non farne di propri”.