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Economia - Il premier Mario Monti nel suo intervento alla Camera

“Vertice Ue, serve sostegno del Parlamento”

Mario Monti

“Vertice Ue, serve sostegno del Parlamento”.

A parlare è Mario Monti nel suo intervento alla Camera, nel corso del quale ha rivendicato gli sforzi del nostro Paese e il ruolo svolto per avvicinare Francia e Germania.

In un momento così intenso - ha detto – credo sia importante che l’Italia arrivi a un difficilissimo negoziato in Europa con la forza di un tandem composto da Parlamento e governo.  L’Italia deve essere un motore unico che spinga l’Europa“.

Il presidente del Consiglio ha fatto riferimento al prossimo Consiglio europeo del 28 giungno. “Gli orientamenti condivisi tra Parlamento e governo non sono rimasti in quest’aula – ha aggiunto -, ma hanno contribuito a plasmare, insieme agli indirizzi degli altri stati membri, un’agenda comune europea su cui il governo italiano, come è stato riconosciuto, è stato particolarmente protagonista. Occorre non dare alibi agli osservatori, non sempre benevoli, che guardano all’azione dell’Italia“.

Per il premier, il paese, rispettando le regole, non deve avere complessi “Non dobbiamo avere nessun complesso. Rispettiamo le regole. In caso contrario siamo consapevoli che possiamo essere sanzionati”.

Lavoro a oltranza. ”Sono pronto a restare (al Consiglio europeo) oltre il limite previsto della riunione e a lavorare fino a domenica sera se necessario – ha detto – perché alla riapertura dei mercati si arrivi irrobustiti da un pacchetto per la crescita, ma anche da meccanismi soddisfacenti per reggere alle pressioni del mercato. Non possiamo permetterci che questa straordinaria costruzione dell’Unione europea possa andare distrutta”.

Secondo Monti, inoltre, anche i paesi dell’Unione europea che non fanno parte dell’eurozona sono preoccupati e il loro interesse potrà servire da impulso al vertice dei 17. “In queste ore stiamo parlando con alcuni capi di governo dei paesi non-euro affinché al Consiglio prima del vertice dell’eurozona rappresentino la loro preoccupazione in modo che quando ci vedremo a 17 troveremo maggiore impulso per prendere decisioni difficili”. Per il premier comunque “l’accordo tra Francia e Germania è condizione necessaria ma non è sufficiente” per la riuscita del vertice.

 

27 giugno, 2012 - 8.20