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Economia - Torna la paura per il destino della moneta unica

Eurozona, Grecia a rischio

Antonis Samaras

Antonis Samaras

Eurozona, Grecia a rischio.

I trionfalismi seguiti al vertice del 28-29 giugno sono ormai un ricordo: lo scudo anti-spread è ancora una realtà virtuale e il fondo salva Stati, che pareva aver messo tutti d’accordo è fermo in attesa dell’ok della Corte costituzionale tedesca.

Restano, inoltre, alcuni nodi da sciogliere. Il problema più urgente rimane la Grecia. Le casse di Atene sarebbero vuote. I quattro miliardi raccolti a tassi altissimi martedì scorso bastano appena per pagare alla Bce un prestito in scadenza lunedì prossimo. Il governo di Antonis Samaras fatica a raccogliere gli 11,5 miliardi di tagli richiesti dalla Troika per sbloccare la nuova tranche di aiuti da 31 miliardi senza cui rischia il default.

Il premier ellenico la prossima settimana incontrerà Angela Merkel, Francois Hollande e il presidente dell’Eurogruppo Jean Claude Juncker per chiedere due anni di tempo in più per mettere a posto i conti dello stato. Sembra difficile però che la sua richiesta possa essere accolta dalla Cancelliera, alla prese con un Parlamento in cui i segnali di insofferenza verso la presunta inaffidabilità di Atene si moltiplicano ogni giorno.

Altro capitolo complesso è quello di Spagna e Italia. Ben avviate sulla via delle riforme ma alle prese con tassi d’interesse sul proprio indebitamento.

Da lunedì in una serie di incontri bilaterali dei paladini della moneta unica serviranno a preparare la strada per arginare l’offensiva dei falchi. Inizieranno la Merkel e Hollande, con un summit a Berlino. Il 29 agosto, la Cancelliera poi riceverà Mario Monti per volare una settimana più tardi a Madrid da Mariano Rajoy.

Il 6 settembre Mario Draghi tornerà a riunire la Bce. Poi l’11 settembre la Commissione presenterà all’Europarlamento il pacchetto per l’Unione bancaria in attesa del redde rationem del 12, quando la Corte di Karlsruhe dirà se fiscal compact ed Esm sono compatibili con la costituzione tedesca.

 

 

17 agosto, 2012 - 8.38