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Accolto il ricorso di una coppia impossibilitata ad avere accesso alla diagnosi preimpianto, perché portatrice sana di fibrosi cistica

Procreazione, l’Europa boccia la legge 40

Procreazione, l’Europa boccia la legge 40. 

La Corte europea di Strasburgo rimette in questione la legge 40 sulla procreazione assistita.

I giudici hanno accolto il ricorso di una coppia fertile ma portatrice sana di fibrosi cistica, che non poteva accedere alla diagnosi preimpianto degli embrioni.

Per la Corte di Strasburgo ”il sistema legislativo italiano in materia di diagnosi preimpianto degli embrioni è incoerente”. Un’altra legge dello Stato, infatti, consente alla coppia di abortire nel caso in cui il feto sia affetto da fibrosi cistica. 

La legge 40, quindi, così come formulata, violerebbe il diritto al rispetto della vita privata e familiare. Per questo a Walter Pavan e Rosetta Costa, i due coniugi che hanno fatto ricorso, lo Stato dovrà versare 15mila euro per danni morali e 2500 di spese legali.

La decisione della Corte diventerà definitiva entro i prossimi tre mesi, salvo ricorso delle parti davanti alla Grande Camera.  

28 agosto, 2012 - 12.22