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Politica - L'appello del segretario regionale Pd agli indignados democratici, in occasione del quinto anniversario della nascita del partito

Gasbarra: “Scendete in piazza per il diritto al voto”

Enrico Gasbarra

Riceviamo e pubblichiamo – “Care democratiche, cari democratici, permettetemi di rivolgere a tutti noi un sincero augurio per l’?anniversario della nascita del Partito Democratico.

Il 14 ottobre del 2007 milioni di italiani diedero forza, testa e gambe a un sogno che in questi anni, non senza difficoltà, sta diventando realtà”?.

Inizia così la lettera che il segretario del Pd Lazio, Enrico Gasbarra ha inviato agli iscritti e ai 500 circoli della regione nel giorno del quinto anniversario della nascita del partito.

?”Il sogno - prosegue Gasbarra - di chi ha creduto che la storia avrebbe fatto incontrare donne e uomini, giovani e nuovi italiani in una grande straordinaria piazza riformista e democratica per iniziare tutti insieme un nuovo cammino: cambiare il nostro Paese.

In questi cinque mesi ?alla guida del Pd del Lazio, e lo dico con profondo orgoglio, ho conosciuto un partito vivo, orgoglioso dei propri valori, determinato, unito e guardando alle amministrative di maggio, anche capace di offrire proposte di governo locale vincenti?.

?Un Pd che contrariamente a certe rappresentazioni, a certe forzature, è fiero delle culture, delle radici da cui ha preso vita, e che in queste settimane è tornato a guardare avanti, senza divisioni, col coraggio delle proprie idee, ma anche con la consapevolezza dei propri limiti.

?In questi mesi -? scrive Gasbarra – ho incontrato tantissimi di voi, ho letto migliaia di messaggi, di mail, e ho sempre, sempre ricevuto forza, energia, incoraggiamenti, non senza critiche, che avevano un grandissimo e lungo filo che li univa tutti: l’?amore per il Pd, la voglia di partecipazione, l’?amore per la vita della propria città, del proprio comune, del quartiere. Ho sentito da subito la grande responsabilità di guidare un partito così dinamico, grande, ma fermo sulle gambe?.

?Proprio oggi colgo l?occasione per ringraziarvi, di cuore, uno ad uno, perché non mi avete mai fatto sentire solo. Ma non basta. In queste ultime settimane, in particolare, abbiamo letto e assistito a fatti gravi, gravissimi che hanno coinvolto la Regione Lazio, la giunta Polverini e una destra al tramonto, piegata dal degrado etico e politico, incapace quando chiamata alla prova di governo.

Il Pd, anche grazie alle vostre sollecitazioni, ha saputo agire e reagire a testa alta, ha saputo mettere in moto gli anticorpi politici e democratici per archiviare una drammatica pagina di malapolitica che ha umiliato la Regione e tutti i cittadini del Lazio, già colpiti da una crisi gravissima che questa destra è riuscita,? se possibile, a rendere più pesante e amara. Il mio appello per un ?elettroshock politico? e, quindi, le dimissioni dei consiglieri regionali Pd, sono s

tati determinanti per le dimissioni di Renata Polverini.

?Non c?è dubbio, però, che quanto accaduto in Regione chiama anche noi a un grande rinnovamento, che ? – ammonisce il segretario del Pd Lazio – rimetta ordine nella nostra piramide di valori, in cui spirito di servizio, etica e sobrietà devono essere la base su cui far crescere il Pd?.

?In questi giorni dagli iscritti, da tanti amici che guardano con affetto al Pd, da molti circoli ho ricevuto e ricevo consigli, indicazioni, sulle scelte che il Pd dovrà compiere. Sollecitazioni e ammonimenti che sarà mio compito raccogliere e portare all?attenzione della segreteria e quindi in direzione e in assemblea. Insieme, all?interno di questi organi, decideremo la linea politica, le alleanze e le candidature?.

?Oggi, però, chiedo ?a tutti di fare gli straordinari. Chiedo a tutti, ad iniziare dagli eletti in Parlamento, di affrontare con la massima determinazione la battaglia delle battaglie: mettere fine a una vera emergenza democratica che non ha precedenti e scendere in piazza a difesa del sacrosanto diritto al voto, unico strumento per mettere fine a una pagina vergognosa e aprire subito una nuova stagione di buona politica. Una stagione in cui il Pd, spendendo una risorsa preziosa come è il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti sarà, insieme alle altre forze democratiche, protagonista del cambiamento?.

?Diamo un nome al cambiamento? avevo scritto nel mio programma per le primarie a segretario del Lazio. Dopo cinque mesi con voi, – scrive Gasbarra – sono ancor più convinto che possiamo vincere questa sfida, anzi che abbiamo la responsabilità, il dovere di vincerla non soltanto in vista delle prossime importantissime sfide elettorali, ma soprattutto per governare ed essere protagonisti di un cambiamento difficile, ma profondo che deve innanzitutto portarci fuori dalla crisi?.

?Per questo vi chiedo, di fronte a questa emergenza democratica e istituzionale che è prioritaria e prescinde dalle legittime aspettative personali di ognuno di noi, di offrire il vostro contributo perché proprio dalla Regione possa partire la ricostruzione della nostra comunità.

Vi chiedo -? aggiunge Gasbarra – di scendere in piazza, dal 17 ottobre, per difendere il diritto costituzionale, che non può essere oggetto di alcuna mediazione o compromesso, della sovranità popolare. Un diritto assoluto che la destra sta gravemente violando, nel disprezzo della dignità delle istituzioni, e delle leggi fondamentali del nostro vivere civile?.

?Vi chiedo di mettere in campo le energie, la coscienza civica e lo spirito degli ?indignados? per la democrazia che non può essere calpestata. Lo dobbiamo ai nostri giovani, lo dobbiamo ?- conclude la lettera – ai nostri nonni che hanno lottato per un Paese veramente democratico, per un Paese veramente libero, veramente solidale?”.

Enrico Gasbarra
Segretario regionale Pd

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14 ottobre, 2012 - 20.33