Pd, si decidono le regole per le primarie

Pierluigi Bersani
Le regole per le primarie del Pd giungono oggi alla loro fase decisiva.
Oggi a Roma l'assemblea nazionale del Partito democratico varerà le modifiche allo statuto.
Deroga alla candidatura esclusiva del segretario nazionale, doppio turno e patto vincolante tra i candidati a sostenere il vincitore nella prossima legislatura.
Questi i punti cruciali del nuovo regolamento.
L'assemblea voterà la modifica tempo
ranea all'articolo 18 dello statuto che prevede che “qualora il Partito democratico aderisca a primarie di coalizione per la carica di Presidente del Consiglio dei Ministri è ammessa, tra gli iscritti del Partito democratico, la sola candidatura del segretario nazionale”. Così potranno quindi candidarsi anche Matteo Renzi e Laura Puppato.
Inoltre, si voterà anche per il ballottaggio aperto a chi non ha votato al primo turno, e le modifiche riguardo all'albo degli elettori, che potrebbe essere non pubblico, ma consultabile.
Sei i candidati che si sfideranno con queste regole: per il Pd Pierluigi Bersani, Matteo Renzi, Laura Puppato; poi Nichi Vendola per Sel, Bruno Tabacci (Api) e Valdo Spini (Psi).