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Politica - Oggi alle 10 le consultazioni coi gruppi parlamentari

Mario Monti si è dimesso

Mario Monti

Il premier Mario Monti si è dimesso.

Dopo 401 giorni, il professore ha rassegnato le dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica poco dopo le 19 di ieri, subito dopo un consiglio dei ministri. Giorgio Napolitano ha preso atto e invitato il governo a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti.

Il capo dello Stato consulterà i presidenti dei gruppi parlamentari oggi dalle 10 alle 13.

Subito dopo la visita al Colle, Monti ha telefonato ai presidenti di Camera e Senato.

Domenica alle 11, l’ormai ex premier terrà la sua conferenza stampa di fine anno. Ora restano i dubbi sulla sua discesa in campo. Il pressing dell’area di centro, dall’Udc, a Montezemolo, ad Andrea Olivero, non è bastato finora a sbloccare la decisione. Perché sull’altro piatto della bilancia pesano molti fattori.

Di sicuro, in base a quanto si apprende, il premier dimissionario presenterà domenica un programma per l’Italia, illustrerà le riforme necessarie per il Paese e poi ufficializzerà la decisione. Ma prendendosi altri giorni di riflessione. Potrebbe, infatti, chiedere una sorta di fiducia sul manifesto. Ovvero cercare di capire chi e quanti sottoscriverebbero la sua agenda e poi sciogliere la riserva. E non prima di Natale. Fonti ministeriali continuano a sostenere che il Professore è tormentato dai dubbi, sta ancora vagliando il da farsi.

Intanto ieri alla Camera è andato in scena l’ultimo atto della XVI legislatura. Alla Camera c’è stato il via libera alla legge di stabilità e quindi al decreto sulle elezioni, su cui ieri si era consumato l’ultimo scontro della legislatura per arrivare oggi a un’intesa. Il decreto è passato al Senato e i lavori sono ancora in corso a palazzo Madama.

Tra i provvedimenti che il governo ha varato ieri anche il decreto legislativo sulle incandidabilità e il decreto legislativo che attua lo statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige in materia di cassa integrazione guadagni, disoccupazione e mobilità.

22 dicembre, 2012 - 9.38