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Economia - Dopo la giornata negativa di ieri a Piazza Affari si annuncia un'altra giornata difficile

Borsa, spread apre in rialzo

Borsa, lo spread apre in rialzo.

Il giorno dopo la tempesta che affossato Piazza Affari del 4,5%, Milano vive un’altra giornata difficile.

La campagna elettorale sta mettendo sotto pressione i titoli di Stato e al caso Mps e alle code del caso Saipem si aggiunge la vicenda di Seat Pagine gialle, il cui Cda ha chiesto l’ammissione al concordato preventivo. “Una richiesta – come si legge in una nota – per garantire la continuità aziendale, alla luce della impossibilità di far fronte agli impegni sul debito nel 2013 e dopo la la revisione al ribasso dei target”.

Piazza Affari cede lo 0,3%, mentre sono in territorio negativo i future dei principali listini europei. Alle tensioni societarie si aggiungono le incertezze sul futuro del paese e dunque su un esito elettorale che, nelle preoccupazioni dei mercati, potrebbe rendere vane le riforme portate avanti in un anno di governo Monti e rimettere, così, sotto pressione i conti italiani.

La tensione dei mercati si riflette nell corsa dello spread che è balzato oltre quota 290 punti, superando la soglia obiettivo di quota 287 punti indicata da Monti. Sul mercato secondario i Btp italiani rendono oltre il 4,5%.

Le preoccupazioni per la situazione italiana vanno di pari passo con quelle per la Spagna con il governo di Mariano Rajoy è travolto dagli scandali di corruzione.

Proprio il timore di una nuova difficoltà nell’Eurozona, con le prese di beneficio dopo gli ultimi rialzi, hanno inciso sulla chiusura pesante di Tokyo, arrivata dopo cinque sedute consecutive di rialzi e i nuovi massimi da 33 mesi, toccati proprio ieri. In chiusura l’indice Nikkei dei 225 titoli-guida è precipitato così a quota 11.046,92 dopo aver bruciato ben 213,43 punti pari all’1,90%.

Giornata di ribassi, ieri, anche per Wall Street che ha interrotto il trend positivo. Il Dow Jones è sceso dello 0,93%, il Nasdaq è calato dell’1,51% e lo S&P 500 ha perso l’1,15%.

Sul fronte delle materie prime il petrolio è in calo sui mercati internazionali, il greggio con consegna a marzo vale stamani 96,11 dollari, in ribasso di 6 centesimi, e il Brent 115,20 dollari, 40 centesimo in meno. L’oro è sostanzialmente stabile e viene scambiato a 1.674,60 dollari l’oncia.

5 febbraio, 2013 - 9.55