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Cronaca - Il governo ad interim propone di sciogliere la Fratellanza musulmana, ma il movimento islamista non si ferma

Annunciate nuove manifestazioni in Egitto

Annunciate nuove manifestazioni in Egitto.

La minaccia del governo ad interim di sciogliere per legge la Fratellanza musulmana non fermano la protesta dei sostenitori del presidente deposto Mohamed Morsi, che annunciano per la giornata di oggi nuove proteste contro il “colpo di stato”. Si tratterebbe così della quinta giornata di caos e terrore.

L’appuntamento, fa sapere la “Coalizione anti-golpe” che riunisce tutte le forze a sostegno del ritorno del deposto presidente islamista, sarebbe fissato per le 16, quando al Cairo dalle moschee i dimostranti si dovrebbero muovere verso la sede della Corte costituzionale, nel distretto meridionale di Maadi, e verso piazza Roxy, nel quartiere orientale di Heliopolis. A diffonderlo, un messaggio su Facebook del partito “Libertà e Giustizia”, braccio politico dei Fratelli Musulmani.

L’Ue annuncia che rivedrà le sue relazioni con l’Egitto nei prossimi giorni. Il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy e il presidente della Commissione Jose Manuel Barroso, in una nota, hanno fatto appello a tutte le parti coinvolte di usare moderazione e prevenire ulteriori escalation di violenza.

“Assieme agli Stati membri, la Ue adotterà misure mirate a raggiungere tale obiettivo”, si legge nel comunicato.

Da mercoledì, secondo un bilancio fornito dalle autorità, più di 750 persone sono state uccise negli scontri tra le forze di sicurezza e i Fratelli musulmani.

Di fronte a questa situazione, prova a intervenire la comunità internazionale. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon ha condannato sia le “violente proteste” dei Fratelli musulmani sia “l’eccessivo uso della forza da parte delle autorità in Egitto” e ha invitato alla “massima moderazione e a passare immediatamente a una de-escalation“.

18 agosto, 2013 - 11.30