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Politica - Il Pdl preme per un atto di clemenza nei confronti del Cavaliere

Berlusconi, il Pd dice no all’amnistia

Silvio Berlusconi

- All’avvicinarsi del giorno del voto in Senato sulla decadenza di Berlusconi cresce la tensione.

Il Pdl continua a parlare di amnistia mentre il Pd continua a dire no. L’amnistia deve passare con il quorum dei due terzi in entrambe le Camere.

“Il blocco dell’amnistia – afferma Frabrizio Cicchitto – sta producendo conseguenze inaccettabili. Su questo terreno non si può procedere secondo schematismi ideologici, ma deve prevalere il sentimento di umanità”.

Sulla stessa linea anche Sandro Bondi secondo il quale se “anche autorevoli membri del governo affrontano con serietà e lungimiranza il problema dell’amnistia, ciò ha un valore che non può essere eluso da chi ha a cuore le sorti dell’Italia”.

“E’ ora di dire basta – afferma invece Davide Zoggia del Pd -, il Pdl insiste nel cercare dal Pd ciò che non può ottenere. La si finisca anche con i continui ripescaggi dell’idea di amnistia per salvare Berlusconi, che sta diventando una storia indecente”.

“La tempistica di un provvedimento di amnistia – si legge in comunicato Pd di Danilo Leva e Sandro Favi – fa sorgere il dubbio che l’emergenza che il Pdl vuole affrontare non riguarda tanto le sorti della popolazione carceraria italiana quanto quelle di una sola persona, Berlusconi. E’ la sola cosa che interessa al Pdl, ma non all’Italia”.

24 agosto, 2013 - 9.22